BUSTO ARSIZIO – «Da quando ho iniziato a lavorare sono dovuta andare tutte le mattine alle 7 all’ufficio della Pubblica amministrazione ai Molini Marzoli di Busto per esibire il mio Green pass perché nel mio asilo non c’erano i tablet per scansionare il documento. Un’assurdità: perché nessuno mi ha pagato quella mezz’ora di viaggio in più e non era nemmeno coperta da assicurazione». La denuncia arriva da un’operatrice di un asilo di Busto Arsizio che, «visto il clima teso di queste settimane», vuole rimanere anonima. Ma è il sindaco stesso, Emanuele Antonelli, che chiarisce la questione: «Si è trattato di una situazione temporanea, perché abbiamo subito provveduto a comprare i tablet e fornirli alle strutture in modo che nessuno debba recarsi in ufficio prima del lavoro». In effetti, da lunedì le scuole saranno dotate di tablet.
Mancanza di organizzazione
A portare alla luce il disagio che educatrici, cuochi e aiuto cuochi dicono di aver vissuto in questi giorni è Fausto Sartorato, sindacalista di Adl. «E’ proprio una questione di mancanza di organizzazione che ha quindi portato problemi a tutto il settore dei dipendenti di asili nidi e scuole materne comunali di Busto. Che, da quando hanno aperto (ovvero mercoledì 1 settembre ndr) si sono dovuti recare tutte le mattine alle 7 ai Molini Marzoli, dove ha sede l’ufficio della Pubblica amministrazione, per far vedere il proprio Green pass e poi andare a lavorare. Il motivo? Alcune strutture non avevano i tablet necessari per la lettura automatica della certificazione. Ma è una follia: in primis nessuno ha pagato al personale il viaggio, né la mezz’ora di lavoro in più e poi non erano nemmeno coperti da assicurazione. L’amministrazione sapeva benissimo che le scuole non avevano i tablet, quindi perché non organizzarsi prima?».
I tablet ci sono
Tuttavia, a onor del vero, questo disagio si è registrato solamente per 3 giorni, ovvero gli scorsi mercoledì, giovedì e venerdì. «Purtroppo, secondo le ultime indicazioni ministeriali per poter scansionare i Green pass sono necessari dei programmi particolari e quindi abbiamo dovuto comprare dei tablet da fornire alle scuole», commenta il primo cittadino calmando le acque. «Quindi non mettiamo in giro voci non vere o fuorvianti, una parte del personale ha dovuto recarsi in ufficio solo per un paio di giorni, ma da lunedì le scuole avranno i tablet».