Busto, palazzo Cicogna mette in mostra il suo «tesoro»: la collezione permanente

BUSTO ARSIZIO – «Una mostra che parla di noi». Così la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli introduce “Nuovi sguardi di bellezza a palazzo Marliani-Cicogna. Geografie del corpo e dell’anima”, la nuova esposizione temporanea inaugurata questa sera, 16 giugno, nel museo di piazza Vittorio Emanuele. Una mostra molto speciale, perché fa riemergere dai depositi delle Civiche Raccolte d’Arte alcuni “gioielli” della collezione permanente: «Un patrimonio di tutti, un tesoro di grande valore, che però spesso rischia di non venire percepito come merita».

«Una mostra unica»

«Questa mostra è unica e straordinaria – spiega l’assessore Maffioli – dopo tante mostre dedicate ad artisti anche di fama nazionale e internazionale, finalmente abbiamo la possibilità di realizzare una rassegna che parla di noi, che parla di Palazzo Marliani-Cicogna e del grande patrimonio artistico in esso custodito e ci dà la possibilità sia di mostrare alcune delle opere che fanno parte della collezione permanente da anni, ma che saranno valorizzate e rese protagoniste attraverso nuovi allestimenti, come nel caso dello Scalone Orientale, sia di far conoscere e presentare al pubblico le ultime novità, come il comodato ButtafavArte-Orsini, e le ultime donazioni».

Le opere

«È dal restauro del 2022 dell’opera “Coordinate di un paesaggio” di Enrico Della Torre, che è nata l’idea di restituire parte della collezione meno conosciuta delle Civiche Raccolte – rivela la conservatrice Silvia Vacca – è un’occasione per presentare opere che pensiamo valga la pena esporre nel nuovo allestimento ma anche per dimostrare che il museo è vivo». Tra le opere esposte ci sono lavori di artisti di grande levatura, a partire dai bustocchi Ivanhoe Gambini, Carlo Farioli, Preite e Alberti. E ancora Ennio Morlotti, Enrico Della Torre, Marino Marini, Giulio Benso ed Ernesto Treccani. Ma anche opere di fiber art acquisite con le mostre più recenti, tra cui “The Soft Revolution”, come fa sapere Erika Montedoro, la conservatrice del Museo del Tessile, che ha affiancato Silvia Vacca in questa sfida. «C’è anche un’opera realizzata appositamente per questa mostra da Federica Patera e Andrea Sbra Perego».

Le novità

Erika Montedoro (a sinistra) e Silvia Vacca

Parallelamente alle opere “tirate fuori” dai depositi, la mostra sarà l’occasione, da un lato, per svelare il nuovo allestimento dello Scalone Orientale, riorganizzato su una concezione nuova con opere giapponesi del periodo Meiji, recuperate anche negli uffici comunali di palazzo Gilardoni. Dall’altro, per presentare al pubblico il comodato ButtafavArte-Orsini, che già da qualche mese ha trovato ospitalità nelle sale museali, con opere dei movimenti Fluxus (tra cui “Il pianoforte” di Giuseppe Chiari) e Verbovisuale (come “La mano di Dio” di Mirella Bentivoglio), correnti artistiche eclettiche e multiformi particolarmente vivaci negli anni Sessanta del secolo appena trascorso.

Le informazioni utili

La mostra, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile fino al 28 luglio. Orari: Venerdì 9.30 – 13.00 /18.00 – 22.00; Sabato: 17:30 – 22.00; Domenica: 18.00 – 22.00. Gli orari estivi consentono ai cittadini di visitare il Palazzo Marliani Cicogna fino alle 22. Il museo rimane chiuso il lunedì.

busto arsizio palazzo Cicogna – MALPENSA24