Busto, «Nessuna rapina: i carabinieri arrivarono troppo presto. Vanno assolti»

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BUSTO ARSIZIO – «Non ci fu alcun tentativo di rapina. Vanno assolti». Francesca Cramis, difensore di tre dei 5 presunti rapinatori (una è presunta rapinatrice) arrestati lo scorso 5 febbraio a Caronno Pertusella oggi, martedì 29 maggio, ha chiesto l’assoluzione piena dei suoi assistiti. La banda non entrò mai in azione: i carabinieri, che stavano monitorando e intercettando il gruppo, intervennero immediatamente. Quello che trovarono fu la ragazza all’interno della filiale del Credit Agricol Craiparma di Caronno Pertusella e i complici all’esterno. «Nessuno indossava un cappuccio, nessuno era entrato in azione». Certo l’intenzione che quello fossel’obbiettivo di una rapina è provata dalle intercettazioni. «L’azione non c’è stata – ha continuato Cramis davanti al gup di Busto Nicoletta Guerrero – La ragazza sarebbe potuta uscire dicendo che il colpo non poteva essere portato a termine perché troppo pericoloso. Di fatto non è successo nulla: non c’è nemmeno il tentativo di rapina, perché nessuno è mai entrato in azione».

L’accusa chiede sino a 3 anni e 10 mesi di condanna

Di parere nettamente diverso l’accusa, questa mattina in aula era presente il pubblico ministero Susanna Molteni ma l’inchiesta è stata coordinata dal pubblico ministero di Busto Chiara Monzio Compagnoni, che per i cinque imputati ha chiesto pene comprese tra i 3 anni 10 mesi e 20 giorni e i 2 anni. La banda era monitorata da tempo.  I rapinatori (tutti palermitani) erano ignari di essere osservati e seguiti dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Lodi quando, partendo dalla provincia di Lodi, si erano recati a Caronno Pertusella per mettere in atto la rapina in banca. I militari di Lodi quando hanno avuto la certezza delle intenzioni del gruppo, hanno avvisato immediatamente i carabinieri della compagnia di Saronno e della stazione locale ed insieme erano intervenuti prima che i rapinatori facessero ingresso nella filiale dell’istituto di credito, bloccandoli e traendoli in arresto senza permettere loro di consumare la rapina. «Di fatto non ci fu alcun tentativo di rapina – ribadisce Cramis – L’intenzione forse, ma il colpo non fu mai nemmeno tentato. L’accusa non trova riscontro in ciò che è realmente accaduto». In aula Cramis ha anche sottolineato che per assolvere la banda «Mi rendo conto ci voglia del coraggio, in quanto gli imputati sono detenuti da oltre 3 mesi in carcere».  Il 25 giugno si torna in aula.

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