Busto, vìola l’alt dei vigili e fugge con uno spinello in auto: arrestato

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BUSTO ARSIZIO – Vìola l’alt di una pattuglia della polizia locale buttando a terra gli agenti: pizzicato con una canna in un’auto dopo un inseguimento. Ai poliziotti del commissariato bustocco l’uomo, 53 anni, residente in città, s’è rivolto con il classico “Lei non sa chi sono io“. E’ finita con l’arresto per resistenza e detenzione illecita di droga.

L’inseguimento

Ieri, giovedì 23 febbraio, nel primo pomeriggio, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Busto Arsizio hanno incrociato, in via Vercelli, una pattuglia della Polizia Locale che, a sirene spiegate, inseguiva un’auto.

Il sorpasso proibito

Le due pattuglie si sono coordinate riuscendo a bloccare la via di fuga alla vettura, dalla quale è sceso un uomo che, con fare arrogante, ha intimato agli uomini in divisa di lasciarlo allontanare perché era il dirigente di una nota azienda della zona. L’inseguimento della Polizia Locale era stato determinato dal tentativo di identificare il guidatore che aveva appena effettuato un sorpasso proibito e che, fermato una prima volta e rimasto a bordo del veicolo, era ripartito facendo cadere a terra gli agenti della Polizia Locale, che hanno riportato ferite non gravi giudicate guaribili in 5 giorni.

Lei non sa chi sono io

Una volta fermato dalla volante, gli agenti hanno notato nell’abitacolo uno spinello e hanno proceduto a perquisire l’uomo e il veicolo, rinvenendo circa tre grammi di cocaina e un manganello telescopico. Estendendo l’attività anche alla sua abitazione sono stati trovati circa 55 grammi di hashish e un bilancino. L’uomo è stato quindi arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, e denunciato per possesso di armi od oggetti atti ad offendere.

La convalida

L’arresto è stato convalidato nella mattinata di oggi in Tribunale a Busto Arsizio. L’uomo, rivelatosi un impiegato e non un manager di alto profilo, in aula ha mostrato un atteggiamento completamente diverso. Assistito dall’avvocato Luca Abbiati il 53enne ha ammesso le proprie responsabilità ammettendo di fare uso di hashish quasi quotidianamente e di utilizzare cocaina in modo saltuario. L’accusa ha chiesto che il 53enne venisse sottoposto all’obbligo di firma.

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