BUSTO ARSIZIO – «Ci sono state ancora pesanti infiltrazioni per le piogge e, dopo le segnalazioni dei Vigili del Fuoco, il CdA ha deciso di chiudere la sala. Fino a quando? Non si sa». Le parole di Luca Galli, presidente del Teatro Sociale di Busto Arsizio, arrivano all’indomani dell’ennesimo successo di una produzione “fatta in casa”, lo spettacolo “Unamuno, nessuno e centomila”, messo in scena ieri sera, venerdì 22 marzo, in occasione delle Giornate Pirandelliane.
L’annuncio
Non un fulmine a ciel sereno. La situazione del tetto della sala di piazza Plebiscito è sotto osservazione ormai da tempo, e la stagione delle piogge di questo inverno è stata fatale. Ieri sera, al termine dello spettacolo, Luca Galli ha annunciato lo stop temporaneo delle attività in teatro, per dare priorità alle riparazioni. Siamo usciti da una situazione di emergenza – rivela il presidente dell’impresa sociale che gestisce la sala di proprietà della Fondazione Comunitaria del Varesotto – ora verranno eseguite ulteriori indagini per sapere qual è il danno, quanto costa e come si potrà riparare». Stime di ripresa: «Ad oggi non ne abbiamo». Saranno i tecnici a dare le tempistiche dei lavori.
Il Comune in campo
Ora a muoversi è anche l’amministrazione comunale di Busto Arsizio, che con il Teatro Sociale ha una convenzione che garantisce una serie di date da “girare” alle associazioni e alle realtà culturali del territorio. La vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli ha già convocato per martedì 26 marzo una riunione straordinaria del tavolo teatri, con l’obiettivo di garantire la ricollocazione di tutti gli appuntamenti che erano stati programmati nel teatro intitolato a Delia Cajelli. Un lavoro certosino insieme alle altre sale teatrali della città che è cominciato già nei giorni scorsi, quando l’ipotesi chiusura aveva iniziato ad essere ventilata: in attesa di avere tempistiche di ripresa più definite, si procederà a trovare una sede alternativa a tutte le iniziative calendarizzate da qui all’estate.