Da Goldoni alla Bohéme: al teatro Sociale stagione di produzioni. «Punto di svolta»

BUSTO ARSIZIO – Una stagione di produzioni per un teatro Sociale che si dice «pronto a fare un salto di qualità importante». Parola di Luca Galli, che guida l’impresa sociale che gestisce la sala di piazza Plebiscito per conto della Fondazione Comunitaria del Varesotto. Nel cartellone prosa, lirica e musica sinfonica: da Goldoni e Pirandello a Beethoven e Puccini, con il prestigioso allestimento de “La Bohéme”.

Il momento della svolta

Con una sala segnata dai danni al maltempo che, provocando infiltrazioni, ha fatto saltare tutti i programmi per settembre, è ora di presentare la Stagione Produzioni 2023/24. Che per il Teatro Sociale significa «un punto di svolta», come sottolinea Luca Galli, partendo dai numeri raggiunti nella scorsa stagione, «quasi 30mila presenze tra tutti gli appuntamenti, ben oltre l’affluenza pre Covid», ma soprattutto dal ruolo che il Sociale si è ritagliato. « Di fatto, ci siamo specializzati in produzioni di opera, sinfonica, prosa – rimarca Galli – per evitare sovrapposizioni con gli altri teatri e cercando di coinvolgere soprattutto i giovani, le scuole, con la rete che si sta allargando. Ma anche perché è quello che ci chiede il pubblico». Considerato che, con un fatturato che ha sfondato quota 450mila, «i conti sono in pareggio e i ritorni sul territorio sono tangibili», Galli può affermare: «Abbiamo compiuto una missione di cui Delia Cajelli sarebbe contenta». E allora, la presentazione della nuova stagione diventa, per il numero uno del Teatro, l’occasione per un appello: «Toccherà al socio Fondazione decidere se ha voglia di mettersi in gioco per reperire nuove risorse e portare il teatro a raggiungere obiettivi più alti. È quello che auspichiamo».

Il Comune c’è

La prima risposta positiva arriva dall’amministrazione comunale, per voce della vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli: «Siamo disponibili a sederci attorno a un tavolo e a definire con la proprietà il futuro del Teatro e quale salto in avanti prospettare». Perché il Sociale, sottolinea Maffioli, «è un teatro con varie anime, la cui somma ne è l’identità e la cui offerta, di quantità ma anche di qualità e specificità, è un patrimonio incredibile. È uno dei centri propulsori della cultura in città ed una sala aperta ai cittadini. Ed è fondamentale che il privato colga nella cultura un terreno di investimento per sostenere questi percorsi importanti. Perché è un investimento immateriale, sulle persone. In una città in cui si fa cultura tutto l’anno e si dà voce e spazio alle diverse sensibilità culturali. In questo teatro quantità ma anche specificità dell’offerta: è un patrimonio incredibile». Anche perché, ricorda Daniele Geltrudi di Educarte, il Sociale è «un teatro civico».

La stagione delle produzioni

Una stagione che punta forte sulle produzioni. La prosa, sotto la direzione di Federico Grassi, proporrà un adattamento dei “Mémoires” di Carlo Goldoni e, per le tradizionali “Giornate Pirandelliane”, un suggestivo incontro immaginario tra Miguel de Unamuno e Luigi Pirandello. La sinfonica, a cura di Davide Bontempo, spazierà dalla «prima volta» di Beethoven al giovane chitarrista spagnolo Ausias Parejo, passando per il primo violino della “Scala” Francesco Manara, il quotato violinista Domenico Nordio e un’attesa trasposizione del “Peer Gynt” di Ibsen. La lirica, affidata al collaudato duo Alberto Oliva-Marco Beretta, punterà tutto sull’anno pucciniano, con l’ambizioso allestimento de “La Bohème” e con la “Madama Butterfly“.

Entusiasmo

«Sono entusiasta di questa stagione, difficilissima – rivela Annamaria Pizzoli, soprano bustocco che è la prima fan del Sociale – aleggia la nostra cara Delia Cajelli che ha salvato questo teatro». «Non date per scontato che sia facile – le fa eco Alberto Oliva, direttore artistico della stagione lirica -quello che si sta facendo in questo teatro, con una stagione di produzioni di spettacoli completamente nuovi, in particolare quelli di prosa, in Italia esiste solo nelle più grandi città. Ed è qualcosa che rimane nella storia di questo teatro».

Lo sguardo internazionale

«Produzione, formazione e conquista di un nuovo pubblico sono gli obiettivi» spiega Federico Grassi, attore, direttore artistico della stagione di prosa, che era in scena con Delia Cajelli nel 1982 per la prima storica produzione di “Questa sera si recita a soggetto”. «Per entrambi gli allestimenti che proporremo ci saranno repliche in Italia, ma UnamUno sarà in scena a Madrid e probabilmente anche a Montevideo. Perché dobbiamo essere capaci di allacciare partnership e portare il nome di Busto fuori». Grassi peraltro dirigerà anche la nuova scuola di teatro “Delia Cajelli”, che proporrà corsi di avviamento ma anche masterclass per professionisti.

Il programma

  • Sinfonica – Domenica 15 ottobre 2023, ore 18:00: “Beethoven #Konzert”. Con Paolo Ehrenheim, pianoforte solista; Orchestra Du.Ca. di Busto Arsizio; Davide Bontempo, direttore
  • Sinfonica – Sabato 18 novembre 2023, ore 21:00: “Francesco Manara & Bazzini Consort”. Con Francesco Manara, violino solista; Orchestra Bazzini Consort di Brescia; Aram Khacheh, direttore
  • Prosa – Venerdì 24 novembre 2023, ore 21: “Baruffe, sottane e zecchini”, La vita in commedia di Carlo Goldoni, libero adattamento di Alberto Oliva dai “Mémoires”. Regia Alberto Oliva; con Federico Grassi, Claudia Donadoni, Silvia Giulia Mendola, Gea Rambelli e Andrea Carabelli
  • Lirica – Domenica 10 dicembre 2023, ore 16: “La Bohème”, opera in 4 quadri di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. Direttore Marco Beretta; regia Alberto Oliva
  • Sinfonica – Domenica 4 febbraio 2024, ore 18: “Domenico Nordio & Orchestra Du.Ca.”. Con Domenico Nordio, violino solista; Orchestra Du.Ca. di Busto Arsizio; Davide Bontempo, direttore
  • Lirica – Domenica 10 marzo 2024, ore 16: “Madama Butterfly”, opera in 3 atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
  • Prosa – venerdì 22 marzo 2024, ore 21: “UnamUno, nessuno e centomila”, incontro immaginario tra Miguel de Unamuno e Luigi Pirandello. Di Chiara e Fabio Bussotti; regia di Alberto Oliva; con Federico Grassi e Fabio Bussotti
  • Sinfonica – venerdì 12 aprile 2024, ore 21: “Peer Gynt”. Con Federico Grassi, voce narrante; Christian Silva, regia; Orchestra Du.Ca. di Busto Arsizio; Davide Bontempo, direttore
  • Sinfonica – Domenica 12 maggio 2024, ore 18: “Ausias Parejo & Orchestra Du.Ca.”, in occasione del XXXIX Festival Chitarristico Internazionale Bustese. Con Ausias Parejo, chitarra solista; Orchestra Du.Ca. di Busto Arsizio; Davide Bontempo, direttore.

I biglietti si acquistano su Vivaticket o al botteghino del teatro di piazza Plebiscito 8 (1° piano), dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 18; telefono 0331 679 000; e-mail: biglietti@teatrosociale.it; telefono 0331 679 000; e-mail segreteria: info@teatrosociale.it 

busto arsizio teatro sociale – MALPENSA24