GALLARATE – «Un incontro positivo che lascia ben presagire per il futuro» del centrodestra a Gallarate. Sono queste le prime parole del sindaco Andrea Cassani al termine del primo e atteso faccia a faccia con Giacomo Caliendo, il commissario di Forza Italia calato in provincia di Varese per riportare ordine e pulizia dopo il terremoto giudiziario che ha azzerato i vertici del partito.
Le condizioni di Cassani
Il sindaco ha posto come condizione perentoria una presa di posizione forte di Forza Italia in merito a quello che è avvenuto. La definisce una primissima richiesta iniziale per pensare di poter continuare assieme fino alla scadenza di mandato. Naturalmente la richiesta si inserisce nella prova di discontinuità che la Lega, a livello provinciale, ha già detto di pretendere dagli alleati. Traducendo, la posizione dei due assessori forzisti nella giunta Cassani, il vicesindaco Moreno Carù e la delegata alla Cultura Isabella Peroni, è sempre più precaria. Almeno uno dei due potrebbe essere sacrificato nel segno della continuità amministrativa.
Le rassicurazioni di Caliendo
Caliendo, riferisce Cassani, sembra aver perfettamente capito le esigenze degli alleati: «Concorda sul fatto che gli episodi emersi meritano un distinguo da parte di Forza Italia e su questo mi ha rassicurato». In che modo però è ancora tutto da stabilire. Decisivo sarà il secondo incontro tra il commissario e il gruppo consigliare di Forza Italia, in programma nei prossimi giorni, e subito dopo il nuovo vertice Cassani-Caliendo per definire la linea da seguire nel consiglio comunale del 29 maggio, seduta richiesta con urgenza dalle opposizioni con all’ordine del giorno la mozione di sfiducia a Cassani e la revoca del Pgt.
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