GALLARATE – Nella stessa seduta in cui i consiglieri comunali di Gallarate discutevano se fosse opportuno oppure no sgomberare i sinti, quegli stessi consiglieri comunali poco dopo hanno votato – probabilmente la stragrande maggioranza senza nemmeno essersene resi conto – il futuro dei sinti. Lontano da via Lazzaretto. Quell’area indicata nel Pgt come “per attrezzature di interesse collettivo” è stata trasformata infatti in “area destinata all’agricoltura”. Al posto delle roulotte e delle villette abusive, dunque, nei campi di Cedrate a fianco dell’autostrada presto tornerà il granoturco. O almeno così dicono gli atti ufficiali.
L’atto ufficiale
All’interno del Dup (Documento unico di programmazione), approvato in consiglio comunale lunedì 16 luglio subito dopo l’accesso dibattito sui sinti, a pagina 70 c’è l’elenco delle aree che il Comune intende vendere. Le modifiche inserite in questo documento valgono quanto una variante al Pgt. Ecco dunque che i mappali 1334-4816 di via Rossa-Passo Campolongo – trasformati con voto favorevole del consiglio comunale da aree di interesse collettivo a terreni agricoli – sono proprio i terreni occupati dai nomadi, un’area da sempre erroneamente indicata come collocata in via Lazzaretto. Siccome gli atti ufficiali valgono molto di più delle parole, seppur pronunciate nella sede istituzionale comunale per eccellenza, il Comune di Gallarate si è già espresso. Quei terreni sono tornati a essere a tutti gli effetti agricoli, dando così un’arma in più al sindaco Andrea Cassani intenzionato a far arrivare le ruspe ad agosto.
Il futuro delle Gerolamo Cardano
Lo stesso documento, poco sopra, mette anche la parola fine in modo definitivo all’idea di trasformare le ex Gerolamo Cardano in una biblioteca, un progetto in stato avanzato ereditato dalla giunta Guenzani e subito stoppato dal centrodestra dopo la vittoria elettorale del 2016. Anche in questo caso il Dup ha trasformato l’edificio di via Bottini da area per “attrezzature culturali” ad area per “attrezzature scolastiche”. Una mossa in perfetta linea con il bando da 1,5 milioni di euro lanciato poche settimane fa dal Comune per trovare il partner a cui affidare la riapertura delle ex Gerolamo Cardano come istituto scolastico.
