Inseguimento e arresti: i carabinieri sorprendono due probabili ladri

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BUSTO ARSIZIO – I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Busto Arsizio, nel corso del normale servizio perlustrativo, nel percorrere una rotonda ai confini con il comune di Samarate, si sono imbattuti una vettura (un vecchio monovolume) che viaggiava a grande velocità; intenzionati ad effettuare un controllo del mezzo, i miliari si avvedevano che gli occupanti del medesimo veicolo (probabilmente accortisi che la pattuglia li aveva notati e stava per intimare loro di fermarsi) gettavano dal finestrino un grosso borsone, tentando di darsi alla fuga incrementando notevolmente la velocità di marcia. Il veicolo veniva fermato dopo poche centinaia di metri al termine di un breve inseguimento.

Subito le perquisizioni

Gli occupanti ed il veicolo sono stati subito perquisiti. Veniva anche recuperato il borsone poco prima gettato dal mezzo all’interno del quale vi erano numerosissimi attrezzi da scasso, tra cui alcuni strumenti elettrici per tagliare il ferro (forse per tagliare le saracinesche dei negozi o parti delle colonnine dei bancomat dei distributori di benzina).   Incuriosiva i militari il fatto che il borsone recuperato fosse completamente bagnato, nonostante l’assenza di pioggia.  I successivi approfonditi controlli e l’identificazione dei due soggetti ha fatto emergere che uno dei due  era colui che qualche settimana addietro, a bordo di un camper, in circostanze simili, si era dato alla fuga insieme ad un complice (uno diverso da quello “odierno”), venendo entrambi bloccati e raggiunti dopo un rocambolesco inseguimento protrattosi per diverse decine di minuti e al termine del quale due carabinieri subivano lievi lesioni tanto da determinarsi l’arresto per resistenza di entrambi i soggetti.

Convalidato l’arresto

L’arresto dei fuggitivi, probabilmente appartenenti ad una banda dedita ai furti (radio e materiale da camuffamento nella loro disponibilità) è stato poi convalidato e i due individui  sottoposti all’obbligo di firma (nei rispettivi comuni di domicilio (in provincia di Pavia e Bergamo).  Il ritorno a Busto ed il recupero del borsone (bagnato) fa ritenere che proprio il soggetto arrestato quella notte sia tornato in città per recuperare gli arnesi da lavoro evidentemente lasciati quella notte in qualche zona di Busto.  Entrambi i soggetti fermati l’altra sera sono stati denunciati per possesso di arnesi da scasso. Nei loro confronti verranno avviate anche le pratiche per il foglio da via dal comune di Busto Arsizio.

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