CARDANO AL CAMPO – Il maxi-debito nei confronti del Comune di Cardano al Campo ha raggiunto quasi quota 500mila euro. Secondo i numeri in mano al vicesindaco Valter Tomasini (Bilancio), è la cifra che gli attuali gestori della social housing di piazza Mazzini, la società Universiis con sede a Udine, devono al proprietario dei muri, ovvero l’ente pubblico. «Del resto sono anni che non pagano e c’è una causa tuttora in corso», ha reso noto il numero due della giunta Colombo lunedì sera in Commissione Affari generali.
Il canone concessorio
Il caso era scoppiato due anni fa, quando l’amministrazione comunale nominò un avvocato per recuperare i soldi del canone concessorio che – svelò il Comune – l’attuale gestore della Casa Paolo VI non versa dal 2017. Allora il debito era di 400mila euro, ora è aumentato perché la Universiis continua a non pagare in attesa che il giudice si esprima sulla vicenda, nel frattempo finita in un’aula di tribunale. «Quando sono stato nominato in amministrazione (era il 2019, ndr) è una delle prime cose che ho visto: c’erano in arretrato due canoni per una base annua di 80mila euro», ha reso noto Tomasini. Nella quota di accantonamento in bilancio per le cause in corso – pari a 605mila euro – questa fa naturalmente la parte del leone. Nell’elenco anche il contenzioso con il Comune di Gallarate e altre voci di minore entità.
Bisognava muoversi prima
La situazione nel frattempo si è incancrenita e la cifra accumulata ora preoccupa le opposizioni che hanno chiesto una Commissione dedicata per affrontare la questione. «Bisognava muoversi prima», ha ammonito Massimo Poliseno (Cardano è). Considerato che l’anno prossimo scadrà finalmente la convenzione in essere con l’attuale gestore e il Comune sarà libero di affidare ad altri lo stabile, Michela Marchese (Progetto Cardano) ha sollecitato l’amministrazione a lavorare da subito per arrivare pronti al 2024 con una soluzione che garantisca un futuro certo alla Casa Paolo VI.