Presa in carico disabile, Cardano vince il primo round. Gallarate si appella

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CARDANO AL CAMPO – Il primo round giudiziario va a Cardano al Campo. Ora la vicenda si sposta in Corte d’appello. Questo lo sviluppo del contenzioso aperto nel 2014 con il Comune di Gallarate sulla presa in carico di un ragazzo disabile che frequenta il Cdd. L’ultimo atto riguardava l’invito al sindaco cardanese Maurizio Colombo a comparire davanti all’autorità giudiziaria, in merito al rimborso delle quote inerenti il costo del Centro diurno dal 2014 al 2019.

La vicenda

Cosa è successo negli ultimi anni? Dall’inizio, febbraio 2014: la famiglia di un utente del Centro diurnio disabili di Gallarate trasferì la propria residenza a Cardano. Con una nota, i Servizi Sociali da Palazzo Prati chiesero al Comune gallaratese le informazioni necessarie per la presa in carico del disabile, così da inserire nel bilancio di previsione la spesa per l’eventuale compartecipazione alle rette del servizio. Secondo l’amministrazione di Cardano non ci sono mai stati riscontri da Gallarate, né richieste di compartecipazione da parte della famiglia. La presa in carico del Comune di Cardano dunque non è mai avvenuta. E, di conseguenza, non è stata prevista – nei bilanci dell’anno di competenza e di quelli successivi – l’apertura della partita contabile per l’erogazione del voucher al disabile.

Il contenzioso

Solo a marzo 2019 è partita la presa in carico dell’utente, a seguito della richiesta della madre dell’assistito. Così, da tale data, è avvenuta l’assunzione da parte del Comune di Cardano dell’impegno relativo al voucher per l’integrazione della retta. E di conseguenza, è stata fatta richiesta a Gallarate dell’ammontare della quota da versare a partire dalla presa in carico dell’utente. È qui che Gallarate ha mosso i propri avvocati, che hanno chiesto il rimborso delle quote dal 2014 al 2019. La risposta di Cardano: a giugno 2020 il Comune si è rivolto a un legale che ha tentato di trovare un accordo in sede stragiudiziale. Senza successo. Nel marzo 2021, allora, è pervenuto l’atto di citazione nei confronti del sindaco Colombo, invitato a comparire davanti all’autorità giudiziaria.

Gli sviluppi

I nuovi sviluppi risalgono allo scorso aprile. «Il giudice, con sentenza per la causa civile di primo grado, ha rigettato la domanda formulata da Gallarate nei confronti di Cardano», fanno sapere da Palazzo Prati. Il prossimo step è invece datato 27 ottobre, quando il sindaco cardanese Colombo dovrà nuovamente presentarsi di fronte all’autorità giudiziaria «visto l’atto di citazione in appello». Il Comune prenderà ancora posizione, affidando a un legale – per una spesa di 5.173 euro – l’incarico per il procedimento avviato dal Comune di Gallarate in sede giudiziale.

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