Rifiuti a Cardano e Samarate, società sotto sequestro. Ora è nelle mani del tribunale

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CARDANO AL CAMPO – Una pesante inchiesta giudiziaria si è abbattuta sulla Progitec. La società che dalla scorsa primavera gestisce la raccolta rifiuti a Cardano al Campo e Samarate è finita sotto sequestro al termine delle indagini compiute dalla Guardia di finanza, partite dalla Sicilia e arrivate fino in provincia di Varese. Nelle due città il servizio viene garantito ora dalla nomina di un amministratore giudiziario. 

L’inchiesta 

Quattro persone sono state arrestate, indagate a vario titolo per bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale per distrazione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e riciclaggio. La magistratura ha sequestrato le quote sociali e l’intero patrimonio della Progitec srl, costituito dalla sede dell’azienda, un terreno, disponibilità finanziarie e 246 autoveicoli, tra cui mezzi speciali per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, attrezzatura e impianti industriali in Sicilia, Calabria, Puglia e Lombardia. 

Cosa cambia 

Al momento non ci sono ripercussioni nella gestione del servizio a Samarate e Cardano al Campo, dove prontamente il consigliere di minoranza Vincenzo Proto (Progetto Cardano) ha inviato un’interrogazione a risposta scritta per chiedere delucidazioni dopo le notizia arrivate dalla Sicilia. Dalla maggioranza di Maurizio Colombo fanno sapere che la continuità viene garantita da un amministratore giudiziario, Luciano Modica, nominato dal tribunale che sta portando avanti l’attività senza che di fatto l’utenza si sia accorta di nulla. La Progitec aveva vinto l’appalto nelle due città attorno a Malpensa con un notevole ribasso d’asta. Per questo motivo la prima degli esclusi aveva presentato ricorso. 

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