CARDANO AL CAMPO – Il rinnovamento delle cariche in Forza Italia a livello provinciale toccherà anche Cardano al Campo. E sebbene l’ufficialità arriverà soltanto a settembre, Patrizio Strino sa già che non ci sarà più lui a guidare il partito in città. «Non ho ancora ricevuto comunicazioni dai nuovi vertici, ma credo di non c’entrare più nulla con il ruolo di commissario a Cardano».
I vertici di Forza Italia
Alla guida del gruppo locale di Forza Italia da oltre cinque anni, Strino non fa nulla per nascondere la poca sintonia con i nuovi vertici. «Leggo che il commissario provinciale Giacomo Caliendo ha nominato suo vice Giuseppe Taldone che, pur avendo ricevuto gli auguri di buon lavoro da parte di molti, non ottiene il favore di tutti. A detta di tanti, infatti, non ha la stessa lungimiranza politica e concretezza che aveva qualcuno che oggi non c’è più». L’azzurro cardanese rimpiange i fasti ormai antichi dei berlusconiani in provincia e dice senza remore di non capire la direzione intrapresa dal partito dopo lo scorso 7 maggio, il giorno in cui la magistratura ha azzerato i vertici con gli arresti eccellenti di Nino Caianiello e Marcello Pedroni, senza dimenticare che l’ex coordinatrice provinciale Lara Comi è stata inserita nel registro degli indagati. La fase della ricostruzione, seppur doverosa, non lo convince: «C’è un desiderio diffuso di proseguire e di non abbandonare il gruppo, ma allo stesso tempo ho constatato che non c’è condivisione di quanto sta accadendo e di quanto ci viene calato dall’alto».
Un nome nuovo
Strino conferma la sua permanenza in Forza Italia, ma avverte: «La speranza è che presto arrivi dal territorio un nome autorevole che si possa seguire per ricostruire quanto di buono fatto fino a non molto tempo fa». Intanto in città Forza Italia resta dov’è, ovvero nel contenitore dei moderati di Progetto Cardano, «di cui sono orgoglioso di fare parte, per il progetto e per le persone che lo rappresentano».