Carlo Pogliani contro i tifosi che contestano il Milan: “Insulti a raffica, questo è il modo di professarsi tifosi?”

punto carlo pogliani

Carlo Pogliani 

Forse la maturità mi ha migliorato, forse la vicinanza del Natale mi rende buono, forse le sofferenze degli anni passati in B mi hanno fortificato e le gioie di quelli legati ai successi europei non mi hanno fatto perdere la trebisonda, ma mi chiedo il motivo per cui in questo momento mi senta un po’ solo nel supportare la mia squadra del cuore? Leggo insulti, vocaboli vomitevoli, accidia, parole di disprezzo nei confronti di tutto e di tutti e mi domando: ma è questo il modo attuale di professarsi supporter? E’ questo il sistema per far sentire il proprio amore nei confronti dei colori tanto amati? E’ questo il nuovo tifoso milanista, considerando che il football è la cosa più importante delle cose meno importanti?

Questo non è più amore: è patologia, purtroppo

Analizziamo coloro a cui vengono rivolti epiteti irriferibili:
1) Gattuso: eredita una compagine allo sbando e la porta in Europa League (era a 7 punti dalla Samp dopo l’esonero di Montella) e attualmente è quarto in classifica dopo una serie di infortuni a dir poco impressionanti. Da Agosto in avanti ha perso a più riprese: Caldara, Strinic, Biglia, Bonaventura, Romagnoli, Musacchio e non ha ancora potuto usufruire delle prestazioni di Conti. Ha schierato Chalanoglu e Higuain acciaccati e Abate in un ruolo mai ricoperto in tanti anni di carriera rossonera e non.
Non gioca un calcio gradevole? Secondo voi non me ne sono accorto? Ma gli interpreti? Volete sapere la mia Top 11 attuale del torneo? Handanovic, Cancelo, Koulibaly, Chiellini, Alex Sandro, Allan, Brozovic, Fabian Ruiz, Pjatek, Icardi, Ronaldo.
Leggete qualche giocatore del Milan? Per fare una buona pietanza gli ingredienti devono essere eccellenti, non buonini.
2) Higuain e Chalanoglu: avete mai provato a giocare acciaccati o sotto infiltrazione? Significa non essere al cento per cento ma al massimo al settanta, quindi cara grazia che accettino di scendere in campo praticamente sempre e anche fuori ruolo nel caso del turco che molti vorrebbero picchiare addirittura.
3) Indegni! Ma indegni cosa? Scendono in campo gli stessi undici da due mesi tre volte a settimana e siamo lì a lottare per un posto in Champions nonostante molti si siano sacrificati in ruoli non adeguati alle loro caratteristiche! Giocare meglio? Sono d’accordo, anzi di più, ma con chi? Kessiè e Bakayoko, due interditori dai piedi ruvidi? Mettiamo Mauri o Bertolacci? Montolivo massacrato a più riprese quando era ancora proponibile? Poi, detto tra noi, chi gioca bene in Italia? Napoli, Sassuolo e Samp, ogni tanto l’Atalanta, stop.
Ho seguito il Milan in B, ho esultato al Mundialito alla volee di Serena, ho dormito male la notte di Istanbul, ho perso la voce quando Pippo era avvinghiato alla bandierina ad Atene, ho litigato a cazzottoni il giorno della “fatal Verona”, sono tornato zuppo dopo la mattanza al Real, ho digerito sia Alemao che Muntari mai recriminando più di tanto, non mi sono intristito dopo i sorpassi dei cugini con H.H. e ” Robiolina”, mi sono spellato le mani per Marco, Riki, Dejan, Zvone, Ruud, Paolo, Franco, Gianni e per il Re dell’Est! Perché? Perché sono un fedele supporter e non un becero tifoso da 55 anni.

Con i “nuovi” cambierà tutto

Infatti io adesso supporto anche chi non mi piace e aspetto fiducioso: Conti, Paquetà e magari Fabregas! Già con questi tre nomi l’orchestra cambierà musica. Gennaio è vicino, maggio è lontano, ma io non farò mai mancare il mio pur piccolo apporto a chi mi ha dato una ragione di vita per una passione. La più bella delle passioni, anche se il football rimane la cosa più importante delle cose meno importanti. Forza vecchio sgangherato Milan, te lo urla un supporter non proprio tifoso esacerbato. Tutti insieme per tornare a casa nostra: la Champions League.

Carlo Pogliani Milan Malpensa24