Nella Casa di comunità di Varese entra in funzione l’ambulatorio di geriatria

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VARESE – La Casa di comunità di Varese si arricchisce di nuovi servizi. È stato infatti avviato un nuovo ambulatorio, quello di geriatria, dedicato ai pazienti anziani con patologie croniche, grazie alla presenza nella sede territoriale della specialista Maura Lucchini. L’anticipo di ulteriori nuovi sviluppi in vista.

I servizi dell’ambulatorio

L’ambulatorio, a cui si accede dietro prescrizione medica e prenotazione Cup, offre diversi servizi, dalla più classica valutazione multidimensionale, comprensiva di visita medica, test cognitivi e funzionali, indicazioni diagnostiche e ridefinizione terapeutica, alla visita certificativa per invalidità/accompagnamento. In questo caso, l’impegnativa deve recare l’indicazione “certificazione per patente/invalidità”. L’ambulatorio sarà inoltre disponibile per definire, dove necessario, percorsi sociosanitari individuali, collaborando con le altre figure professionali già presenti nella Casa di comunità, a partire dagli altri specialisti, dagli infermieri e dagli assistenti sociale, e in comunicazione costante sia con i medici di famiglia, sia con i professionisti del polo ospedaliero, ai fini di garantire la continuità nelle cure, ridurre i tempi di attesa ed evitare accessi impropri in Pronto Soccorso. La specialista geriatra offrirà supporto anche nei processi di attivazione dei servizi domiciliari, quali Adi, sorveglianza domiciliare, ufficio prostesica, e dei servizi di prevenzione, ovvero vaccinazioni, educazione, formazione, in collaborazione con gli infermieri di famiglia.

Il valore aggiunto

«La peculiarità e il valore aggiunto di questo ambulatorio sta nel suo collocamento all’interno della Casa di comunità – spiega il direttore del Distretto di Varese Anna Malesci – la Casa di comunità si sta radicando sul territorio e, a meno di un anno dall’attivazione, si sta arricchendo di contenuti come questo ambulatorio, che non è solo importante in sé, ma lo è ancora di più per gli ampi margini di progettualità che introduce, con particolare attenzione per la presa in carico del paziente anziano cronico e del paziente con disabilità. Sul primo fronte, si sta procedendo verso l’obiettivo di sviluppare un ambulatorio per la presa in carico dopo la dimissione ospedaliera, mentre, sul fronte della disabilità, l’intento è quello di sviluppare una collaborazione con la squadra del progetto Dama per decentrare alcune prestazioni come prelievi, Ecg e vaccinazioni. Un’altra linea progettuale riguarda i pazienti in fase terminale, per i quali si stanno studiando dei percorsi da sviluppare in collaborazione con il Servizio di Cure Palliative». Per il direttore sociosanitario Giuseppe Calicchio «Questo ambulatorio, che rappresenta come detto una testa di ponte per ulteriori nuovi sviluppi al servizio del cittadino e che si rivolge alla fascia di popolazione più numerosa e caratterizzata dalla maggiore domanda di salute, rappresenta una prima applicazione di un paradigma che vorremmo attuare gradualmente in tutti i nostri distretti».

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