Ex municipio, Boffi (Casorate Aperta): «Il sindaco lo annuncia da anni. Ora si parta»

CASORATE SEMPIONE – «Obiettivi uguali dal 2020 e annunciati, allo stesso modo, più volte». Il 2023 è appena cominciato e il consigliere di minoranza Isacco Boffi (Casorate Aperta) sta già tallonando il sindaco Dimitri Cassani. Ad accendere il dibattito è, in particolare, il futuro dell’ex municipio e di piazza Mazzini, dichiarato come principale obiettivo della giunta per il prossimo anno. «Siamo speranzosi», il commento di Boffi. Con tanto di replica netta dal taglio politico: «Dire che abbiamo “pochezza di contenuti disarmante” – cita il primo cittadino – suona offensivo. E scorretto».

L’ex municipio e piazza Mazzini

Prioritario il tema dell’ex municipio e piazza Mazzini: «Vedremo finalmente, dopo più dei famosi 50 giorni annunciati a novembre 2021, cosa ne sarà di queste opere», dice Boffi. La domanda è: che si possa davvero valorizzare il nucleo antico di Casorate? «Sono due anni che chiediamo quale sia la visione per il nostro centro storico. Diamo disponibilità per parlarne e partecipare a questo confronto: ci è stato risposto più volte che si provvederà a strutturare qualcosa, concordando puntualmente con i portatori d’interesse le modalità di sviluppo». Tema, questo, considerato dall’esponente di Casorate Aperta come uno dei «punti principali su cui è necessario aprire un confronto. Che non arriva».

«Una visione per Casorate»

Da qui, la caccia a una giustificazione: «Che siano poco interessanti o non in linea con le prospettive della maggioranza?» è – ironica ma nemmeno troppo – la domanda. «Tutto può essere: saremmo comunque contenti di poterne discutere senza arrivare in Commissione per ascoltare questioni già praticamente concluse». La soluzione proposta è di «valorizzare gli strumenti che abbiamo, perché i cittadini attendono miglioramenti su più fronti». E ancora: «Casorate ha bisogno di una visione, di un disegno complessivo anche a lungo termine. Cose che, sino ad oggi, non sono realmente emerse dalla maggioranza. Interessanti gli interventi puntuali, fatti, disfatti e ripetuti. Ma non sufficienti».

Gli altri temi

Da qui, la critica per ampliare il bacino di temi su cui discutere in paese. Così Boffi: «Qualche nuovo contenuto sui temi della sanità e dell’ospedale unico? Del rapporto tra Malpensa e il territorio, ne parliamo? Qualche contenuto sulla valorizzazione di Casorate e della sua cultura equestre?». E ancora: «Qualcosa che vada oltre le opere urbanistiche e parli alle persone delle persone, del loro ambiente e del loro futuro in senso ampio?». Fino alla «critica generale alla politica italiana: serve una predisposizione all’accoglimento dei contenuti, non una strenua opposizione. Come invece spesso sembra esserci, magari perché vengono dalla minoranza, anche difronte a semplici domande: tutto passa come provocatorio. Ascoltare le persone è il primo passo per comprendere i contenuti, per migliorare il futuro di tutti».

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