Casorate, Dimitri Cassani va al contrattacco e querela per diffamazione

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CASORATE SEMPIONE – Il sindaco di Casorate Sempione Dimitri Cassani ha deciso di passare al contrattacco. Sin da inizio mandato sostiene di essere nel mirino della stampa, dei Comitati anti Malpensa,  dell’opposizione e di alcuni cittadini con menzogne e calunnie sul suo conto che appaiono anche sui social. E ora querela.

La querela

Con una determina il Comune di Casorate ha impegnato 722 euro da corrispondere allo studio legale Talamone di Gallarate per assistere l’ente nella redazione e deposito di denuncia per il reato di diffamazione aggravata nei confronti di terzi. Si legge nel documento: «E’ intendimento dell’amministrazione comunale procedere alla tutela della figura istituzionale del proprio sindaco Dimitri Cassani».

Chi c’è nel mirino?

La determina non svela invece chi avrebbe diffamato in modo così grave il sindaco. Secondo logica, potrebbe trattarsi della contromossa di Cassani nei confronti delle opposizioni che fecero segnalazione alla procura di Busto per un presunto abuso d’ufficio (un’ipotesi di reato che si è rivelata infondata) con il risultato che venne indagato per 18 mesi. Ma fu lui stesso a respingere tale ipotesi in risposta al Pd e Alternativa civica durante il consiglio comunale dello scorso 27 giugno: «Tutti mi hanno consigliato di querelarvi per diffamazione e calunnia, ma ho deciso di non farlo perché preferisco dimostrare alla popolazione lo spessore morale dei consiglieri Tiziano Marson e Gianluigi Poli. Io non ho mai accusato nessuno di una cosa così grave senza avere uno straccio di prova». Loro, dunque, sarebbero da escludere. Restano tutti gli altri.

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