Ferno, ‘ndrangheta: la coop San Martino rinuncia ai patrocini del Comune

cooperativa san martino ferno

FERNO – Nessun evento o iniziativa della cooperativa San Martino riceverà più il patrocinio del Comune di Ferno, in seguito all’inchiesta che ha svelato il coinvolgimento del paese con la ‘ndrangheta. A comunicarlo ieri 6 agosto è stato, in rappresentanza di tutto il cda della cooperativa, il presidente Paolo Favrin.

Stop alle collaborazioni

Prende così le distanza in modo netto la cooperativa che dal 1896, oltre 120 anni, opera sul territorio: una delle prime strutture della regione che ad oggi è ancora attivissima con incontri, dibattiti, concerti e presentazioni di libri. Lo scorso 9 luglio, subito dopo l’ondata di provvedimenti e arresti in seguito all’inchiesta Krimisa, i membri della cooperativa avevano preso parte alla marcia per la legalità organizzata a Lonate Pozzolo. L’inchiesta, si ricorda, ha coinvolto il consigliere di maggioranza Enzo Misiano, tratto in arresto, e il capogruppo Alessandro Pozzi, di cui, nell’ultimo consiglio comunale, le minoranze hanno chiesto le dimissioni insieme a quelle del sindaco Filippo Gesualdi.

Distacco netto

Un mese dopo la marcia, dalla cooperativa è arrivato il distacco netto dall’amministrazione di Gesualdi: «La Cooperativa San Martino di Ferno – si legge nella nota diramata dal presidente – a seguito dell’operazione antimafia in cui è stato arrestato un consigliere di maggioranza e indagato il consigliere capogruppo di maggioranza ha ritenuto opportuno, il giorno 06/07/2019, prendere le distanze da questa Amministrazione rinunciando al patrocinio e alle collaborazioni future».

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