‘ndrangheta a Lonate, Enzo Misiano sospeso dal servizio

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LONATE POZZOLO – Ricomincia a lavorare, il Comune di Lonate Pozzolo, dopo l’inchiesta Krimisa che lo ha nuovamente messo al centro della cronaca giudiziaria. Non solo è stato svelato il radicamento della ‘ndrangheta nel centro della vita politica del paese, ma è stato anche coinvolto direttamente un dipendente comunale, Enzo Misiano, tratto in arresto lo scorso 4 luglio.

Misiano sospeso dal servizio

Misiano, capogruppo consigliare di FdI a Ferno e coordinatore per FdI a Ferno e Lonate, in seguito all’arresto è stato sollevato dal suo ruolo di consigliere comunale, con una notifica del prefetto di Varese Enrico Ricci. Allo stesso tempo, nei suoi confronti, è stato avviato in automatico il procedimento disciplinare nel Comune di Lonate: a informare il consiglio è stato il sindaco Nadia Rosa ieri sera, 25 luglio, che ha spiegato come «essendo Misiano dipendente del Comune gli è stata immediatamente notificata la comunicazione di avvio di sospensione del servizio». Come ha spiegato poi il sindaco, questo non si traduce in automatico in licenziamento, trovandosi Misiano in arresto: lo svolgersi delle indagini determinerà in futuro anche questo aspetto. A Ferno, invece, il coinvolgimento di Misiano ha portato i gruppi di minoranza a chiedere tramite mozione le sue dimissioni, che saranno discusse in consiglio il prossimo lunedì 29 luglio. La richiesta di dimissioni, già avanzata sempre in modo congiunto dai gruppi di opposizione di Lega – Ferno ViVa guidato da Claudia Colombo e Cambiare Ferno di Massimo Regalia, coinvolge anche il sindaco Filippo Gesualdi e il consigliere comunale Alessandro Pozzi.

Lonate riparte

In attesa di conoscere il futuro di Misiano, comunque, Lonate riparte. Lo ha fatto lo scorso martedì 9 luglio con la camminata per la legalità, ed è proprio il grande coinvolgimento della cittadinanza che Rosa vuole sottolineare: «Come spesso accade, fa più rumore una parte negativa rispetto ad una maggioranza silenziosa che opera nel bene. Per questo abbiamo organizzato la camminata per la legalità: è stato il nostro modo di dare un segnale di condanna. Ringrazio tutti i cittadini per la sensibilità e l’attenzione che hanno avuto: abbiamo dimostrato che non siamo omertosi e che vogliamo cambiare pagina». C’è da dire che da quando si è insediata la giunta di Rosa ha sempre avuto a cuore l’aspetto della legalità, e proprio con l’obiettivo di farla entrare profondamente nel tessuto culturale e sociale lonatese è stata attivata, nei mesi passati, una consulta apposita, che Rosa nomina ancora: «La consulta per la legalità continuerà a lavorare con impegno proprio con l’obiettivo di porre fine a questa scia di fatti. Noi tutti abbiamo il compito di operare per dare ogni giorno un segnale contrario».

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