Dimitri Cassani sbotta contro gli anti-malpensisti: «Non sono colluso con Sea»

Dimitri cassani casorate malpensa

MALPENSA – L’accusa mossa ai sindaci di Malpensa da Unicomal, l’unione dei comitati ambientalisti che si battono contro lo sviluppo dell’aeroporto, è di essere troppo accondiscendenti con i vertici dello scalo e con la Regione intenzionata a costruire nuove strade e ferrovie per raggiungere i due terminal. Un’accusa che fa sbottare il primo cittadino di Casorate Sempione, Dimitri Cassani: «Adesso basta, a tutto c’è un limite. Mi sono stancato di ricevere accuse di accondiscendenza o peggio, di “collusione” con Sea, da chi non conosce niente di me e di quanto, assieme agli altri sindaci, stiamo facendo per il nostro territorio».

Tutti sapientoni

Secondo Unicomal, non è abbastanza o comunque non si vede. «Se i nostri signori sindaci – dicevano ieri gli anti-malpensisti attraverso il loro portavoce Beppe Balzarini – iniziassero a riflettere sullo stress a cui il nostro territorio già seriamente provato, cementificato, asfaltato viene di nuovo sottoposto, forse potremmo ricominciare a porre le condizioni per una interlocuzione seria e responsabile con Regione, Sea e Comune di Milano, per uno sviluppo non devastante e condiviso del nostro territorio». Ma Cassani non ci sta e affida ai social la sua replica: «Balzarini, storico antagonista di Malpensa, che da più di 20 anni è a capo della protesta, formulando sempre le stesse accuse e proponendo soluzioni prive di fattibilità, ma cosa ha ottenuto in tutto questo tempo? Di Sindaci, in 20 anni, ne sono passati parecchi, di tutti gli schieramenti politici e allora mi domando, possibile che siano stati tutti accondiscendenti e incapaci come sostiene? La verità è un’altra ed è scritta negli atti delle amministrazioni che si sono succedute, ci sono stati ricorsi al Tar, denunce, petizioni, è stato fatto di tutto ma non si è ottenuto nulla. Tutti questi sapientoni che oggi ci dicono cosa fare, sono così sicuri che non è stato già fatto? Ricordo anche che viviamo in un Paese democratico, un Paese dove il diritto d’iniziativa è garantito a tutti, i signori dei vari comitati, possono inoltrare all’autorità competente, tutte le richieste che vogliono, compreso la richiesta di Vas o Vis, vi assicuro che hanno lo stesso peso di quelle inviate dai Sindaci».

Il trasferimento

Nella sua dura reprimenda il sindaco casoratese si concentra inoltre sul trasferimento dei voli di Linate per tre mesi a Malpensa. Da subito, ricorda, ha manifestato la propria contrarietà e preoccupazione, ma non è servito a nulla. «Abbiamo cercato di trovare soluzioni alternative non solo con Sea, ma con le altre autorità sedute ai tavoli, Prefettura, Anas, Enac, Enav, Questura, abbiamo valutato ogni possibile soluzione che potesse evitare questi 3 mesi d’inferno per il nostro territorio, ogni strada percorribile, ogni soluzione attuabile è stata analizzata, ma ci sono limiti che non sono valicabili, specialmente per chi rappresenta lo Stato ed è tenuto al rispetto delle leggi. L’Italia è un Paese di “professori”, dove tutti si sentono autorizzati a dare lezioni, indicando soluzioni senza spiegare però come attuarle, lo vediamo tutti i giorni e la cosa che più mi fa sorridere è che spesso, molti di questi , hanno governato ed allora mi chiedo: perché non lo avete fatto voi?»

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