Casorate, condannato il comandante dei vigili? Il Pd chiede al sindaco la verità

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CASORATE SEMPIONE – «Sarebbe utile sapere se si tratta di uno spiacevole caso di omonimia o se è la stessa persona citata nell’articolo». Lo chiede Tiziano Marson, segretario del Partito Democratico di Casorate Sempione. Il riferimento va a un articolo pubblicato sulla Provincia di Como nel gennaio del 2020, dove si legge di una condanna nei confronti dell’ex comandante della polizia locale di Binago e del collega Antonello Galfredi. Il dubbio, dicono i dem, è capire se si tratti proprio dell’ufficiale che ora guida i vigili casoratesi (Antonello Galfredi, appunto) dopo lo scioglimento della convenzione di polizia locale con Somma e Arsago. Il nuovo comandante ha già avuto modo di confrontarsi con la politica casoratese, in consiglio comunale, valutando anche la possibilità di denunciare la minoranza di Casorate Aperta per diffamazione. Ora i dem sono a caccia della verità: omonimia o no?

Il commento del Pd

Ecco la nota integrale firmata da Marson:

Mai negli ultimi trent’anni Casorate ha avuto peggior amministrazione, nonostante la disponibilità di fondi che lo Stato mette a disposizione dei Comuni che abbiano uno straccio di progetto da attuare, meglio se in collaborazione con altri Comuni. Qui a Casorate cosa abbiamo visto in questi ultimi anni? Strade massacrate nonostante annunciati “piani Marshall” per le asfaltature, costati quasi 500.000 euro; un Bilancio comunale annullato nell’anno 2018, questo sì che non si era mai visto in tutta la storia di Casorate.

Altro evento storico è stata l’inaugurazione della palestra dopo il rifacimento del pavimento, con tanto di discussioni sulle calzature da indossare per accedervi senza  rovinarlo. Peccato che ci hanno pensato le infiltrazioni d’acqua a rovinarlo, perché si sa che le ristrutturazioni di solito partono dal tetto chiudendo le infiltrazioni d’acqua , non dal pavimento installando il parquet.

Della ristrutturazione del vecchio municipio, che dire se non che dopo anni non è ancora finito, dopo aver superato bellamente tutte le date di fine lavori, e che sulla sua destinazione d’uso sussistono tuttora dubbi? Bisogna tener conto che si tratta di poco più di 60mq per piano. Forse sarebbe d’uopo destinarlo al comando di Polizia Locale, visto che il nuovo consorzio con Arsago avrà pur bisogno di uno spazio adeguato, il che implica la necessità di altre spese per strutturare l’ufficio con i terminal delle telecamere, ora installati a Somma. A proposito del nuovo comandante intervenuto in prima persona nell’ultimo Consiglio Comunale, sarebbe utile sapere se si tratta di uno spiacevole caso di omonimia o se è la stessa persona (vigile condannato) citata nell’articolo:

https://www.laprovinciadicomo.it/stories/olgiate-e-bassa-comasca/binago-multe-scontate-condanna-per-i-due-vigili_1338386_11/

Del centro Alzheimer, è il caso di ribadire che trattasi di opera privata, ma anche di una struttura sanitaria che viene costruita sotto le rotte di decollo di Malpensa con il beneplacito di questa amministrazione, che, insieme alle altre facenti parte del CUV, ha pensato bene di accettare il master plan di ampliamento di Malpensa dando l’ok ai voli notturni e facendo realizzare i sogni più arditi di SEA. Ai cittadini non resta che svegliarsi di notte o munirsi di tappi per le orecchie. E’ bene ricordare che i voli notturni erano vietati dal decreto D’Alema, decreto che permise in extremis l’apertura di Malpensa, che altrimenti sarebbe rimasta chiusa per non aver superato la VIA nell’anno 1999.

Una nota particolare merita questo accordo sul master plan grazie al quale SEA può allargare il perimetro dell’aeroporto. Così facendo SEA priva tutti gli organi istituzionali locali (Comuni, Provincia e Regione) di qualsiasi controllo sulle infrastrutture all’interno del perimetro aeroportuale. In questo modo nulla viene pagato ai Comuni interessati; in più si crea un concorrente per le aree industriali dei comuni limitrofi, visto che la cargo city non è solo di supporto allo scarico degli aerei, ma una vera e propria area logistica esentasse.  Per completezza informativa, il trasporto merci su aereo per tutta Italia vale 1,5 milioni di tonnellate all’anno; di contro lo scalo ferroviario Hupac tra Gallarate e Busto ha un traffico di ben 14 milioni di tonnellate all’anno. Quindi il trasporto aereo di merci è tutt’altro che strategico, tenuto conto poi del numero di aeroporti esistenti in Italia. In sintesi, il master plan di SEA è solo un ampliamento dell’area per costruire capannoni allo scopo di trattenere i profitti all’interno del bilancio SEA,  i quali altrimenti andrebbero a beneficio dei vari Comuni.  Questo aeroporto costa moltissimo alla comunità anche in fatto di collegamenti, ma cosa dà in cambio? Posti di lavoro precari e sottopagati, inquinamento acustico e atmosferico causato dagli aerei che si aggiunge a quello dei camion che vanno all’interporto Hupac.

Non ci resta che ringraziare questa amministrazione e il CUV di cui fa parte per aver  fatto del proprio peggio, accettando accordi che esulano la Valutazione Ambientale Strategica, procedura che avrebbe tutelato i cittadini in primo luogo il diritto alla salute e vivere in un ambiente sano.

In una cosa eccelle questa amministrazione: nella comunicazione social. Tuttavia, anche se bravi nella comunicazione, ci lasciano ancora in attesa di acquistare il biglietto per il cinema…

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