Cassano al voto, il sindaco Poliseno scaccia la crisi: «Maggioranza compatta»

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CASSANO MAGNAGO – «L’attuale maggioranza è compatta». Così il sindaco Nicola Poliseno. In consiglio comunale, lo scorso 23 dicembre, ha approfittato delle comunicazioni iniziali per risistemare le carte sul tavolo. E offrire un quadro di ciò che sta accadendo tra i banchi di chi governa (fino alle elezioni, almeno) Cassano Magnago. Da una parte, la ritrovata intesa tra Lega-Fratelli d’Italia. Dall’altra, la fine del “Metodo Cassano” sancita dal partito di Giorgia Meloni. Il risultato è stato un centrodestra che sembrava dare qualche segno di cedimento a pochi mesi dal voto. Ma il primo cittadino, ora, predica calma. E lo fa sulla base di «nove anni di consiglio comunale in cui non ci sono mai stati voti contrari o anche semplici incomprensioni. Dove ci sono difformità di vedute, le risolviamo discutendo e trovando una sintesi».

Una lista FdI? «Strategia»

Il punto di partenza, la «fantasiosa ipotesi che vedrebbe Fratelli d’Italia in collisione politica con noi: mi spiace per chi ci spera ma assicuro che non è così, anzi». E lo confermano sia il consigliere Luisa Savogin che il consigliere (nonché, capogruppo) Edoardo Franchin, ha detto, che «sono saldamente all’interno di questa maggioranza e rappresentano per me un prezioso aiuto nel lavoro di tutti i giorni». Insomma, «più uniti di così sarebbe impossibile». Vero è che FdI, in vista delle elezioni, voglia fare una lista propria. Ipotesi che non sembra preoccupare il primo cittadino. Tutt’altro, «sarà sicuramente un modo per aumentare i già numerosi consensi della nostra coalizione». Sì, perché, «ogni singolo voto in più che prende una lista, rappresenta un voto in più per tutta la squadra». Un modo per che che «si tratta semplicemente di una strategia elettorale scelta dai nostri alleati, non di una rottura».

«Uniti per costruire»

Non sono mancati appunti sulla possibilità di un allargamento della coalizione. O meglio, dei punti, almeno per ora. «È presto per dirlo», ha precisato Poliseno. «I colloqui con alcune anime politiche in città, ci sono. Ovvio che investiremo il nostro tempo con chi ha voglia di costruire. E non di distruggere». Anche perché, chi punta a demolire, è chi «vede questa soluzione come l’unica possibilità per emergere personalmente». E gli obiettivi sono altri: «Per fortuna, partiti e liste civiche non sono eserciti monolitici ma sono composte da persone che, in particolare in tema di alleanze e strategie elettorali, la pensano a volte molto diversamente tra di loro».

Poliseno resta

Proprio in direzione delle urne, Poliseno si è ritagliato uno spazio per un passaggio personale. Al termine del suo secondo mandato sulla poltrona più importante in città, quale sarà il futuro? «Dopo vent’anni di servizio non rimarrò di certo inerme e, nelle modalità e nei modi che più saranno utili alla mia coalizione e alla città, sarò parte della corsa per le Amministrative, a sostegno del candidato sindaco». Un nome ancora non è stato svelato, ma «io ho un profilo ben chiaro in mente», non ha negato. «Quando sarà il momento, lo comunicheremo. E quello sarà, senza andare “su e giù” o “avanti e indietro” come altri stanno facendo». Quel che è certo è che, «non lo sveleremo per primi, non lo fa chi ci insegue. Non abbiamo fretta».

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