Cassano autocratica? Il sindaco Ottaviani non ci sta. La replica alla Lega  

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CASSANO MAGNAGO – Una maggioranza in difficoltà e sempre più chiusa in se stessa, a tal punto da mettere in atto atteggiamenti «autocratici». Così la Lega di Cassano Magnago, attraverso il suo segretario Giorgio Gabbiani, aveva definito l’amministrazione di Pietro Ottaviani. Una parola che il sindaco ritiene inaccettabile, parlando di «profondo sconcerto e disappunto». In una lettera aperta, rivolta ai vertici del Carroccio, si augura che si tratti di un «episodio isolato». Ma non si aspetta scuse: «Il mio vuole essere un invito a portare rispetto a tutte le persone che dedicano il loro tempo al servizio della comunità». 

La lettera di Ottaviani 

Di seguito la lettera integrale firmata dal sindaco di Cassano Magnago Pietro Ottaviani

Egregio Segretario della Lega per Salvini Premier

Le scrivo per esprimere il mio profondo sconcerto e disappunto conseguente la lettura della Sua dichiarazione apparsa sul giornale online Malpensa24 in data 18 Ottobre. 

Mi riferisco all’utilizzo di quel “sostantivo” che riporta alla mente il periodo più triste e nefasto della nostra storia recente che ci accusa di scarsa democraticità.

Se penso ai fatti drammatici che stanno avvenendo in buona parte del mondo coinvolgendo migliaia di civili inermi,

se penso al grande lavoro che questa Amministrazione sta facendo con le scuole per ricordare  l’eroismo di coloro che hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà,

se penso al coinvolgimento degli studenti che si adoperano per festeggiare la Giornata dell’Unità Nazionale,

bene, se penso a tutto ciò non riesco a capacitarmi delle motivazioni che l’hanno portata a rilasciare certe dichiarazioni e mi auguro che resti un episodio isolato.

Le faccio presente che il Comitato di Redazione del periodico comunale è composto da tutti i rappresentanti delle forze politiche consiliari, compresa la Sua, e che le decisioni vengono prese collegialmente.

Così è stato nell’ultimo incontro in cui si è deciso, con il consenso di tutti i presenti (tra cui il rappresentante della Lega), di trattare specifici argomenti nella successiva e prossima edizione.

Ritengo che la dignità del Comitato di Redazione debba essere sempre tutelata, in primis da chi ricopre la funzione di personaggio pubblico che, nel proprio ruolo, dovrebbe attivarsi, con fermezza e determinazione, affinchè la credibilità delle Istituzioni non sia svilita nè mortificata.

Un segretario politico ha il diritto, come ogni altro cittadino, di esprimere le proprie idee ma non con la modalità utilizzata in questa spiacevole circostanza e che non può essere tollerata.

Non mi aspetto scuse.

Il mio vuole essere un invito a portare rispetto a tutte le persone che dedicano il loro tempo al servizio di una comunità che merita di godere di quella democrazia ereditata e per la quale ci dobbiamo battere ogni momento per mantenerla.

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