Cassano, minoranze al vetriolo contro sindaco e Tosatti: «Vergognatevi voi»

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Il sindaco Pietro Ottaviani (a sinistra) e il presidente del consiglio comunale Maurizio Tosatti

CASSANO MAGNAGO – «Vergognatevi voi». Centrosinistra, Forza Italia, Lega e Cassano Futura al vetriolo contro il sindaco Pietro Ottaviani e il presidente del consiglio comunale Maurizio Tosatti. Ieri, 30 gennaio, le due principali cariche istituzionali di Cassano Magnago non hanno risparmiato critiche alle opposizioni, che hanno fatto leva sulla mancanza del numero legale per far saltare (soltanto) il punto sul bilancio di previsione. Ma ora le minoranze replicano a tono: «Dichiarazioni deboli, che denotano il loro imbarazzo totale».

«Crepe ancora aperte»

«Per la seconda volta in due anni, è saltato il numero legale sul bilancio», la premessa. «Come accaduto la scorsa volta, anche ieri sera in aula sono pesate le tre assenze in maggioranza, di cui due causa malattia». Che può capitare a tutti, dicono non senza ironia. «Ma ultimamente succede spesso alle stesse persone». Riferimento che va a Daniele Mazzucchelli e Roberto Saporiti, soprattutto. «A scuola, un tempo, venivano definite “assenze strategiche”. In questo caso è ormai evidente la diagnosi: mal di maggioranza». E ancora: «Da sempre, è risaputo, che la minoranza non è tenuta in alcun modo a garantire i numeri sul bilancio, che rappresentano le intenzioni e le previsioni di spesa e di progetti che l’amministrazione intende portare avanti. Scelte che spettano alla maggioranza, ma è palese che i contrasti e le crepe al loro interno siano ancora aperte».

Minoranze contro sindaco e presidente

Il terzo assente era Edoardo Franchin, per motivi legati a un lutto familiare. «Per senso di responsabilità e rispetto nei suoi confronti – al quale rivolgiamo la nostra vicinanza e le più sentite condoglianze – abbiamo deciso di garantire la presenza», proseguono le minoranze. «E di conseguenza lo svolgimento della seduta per tutti i punti in programma. Escluso il bilancio». Fino all’affondo: «Rigettiamo con fermezza ogni subdolo tentativo di questa maggioranza zoppicante di denigrare la nostra scelta politicamente legittima». Dito puntato contro il sindaco, «che non ha perso tempo per dire che “giocare sul lutto degli altri, per andare via, è brutto e antipatico”». Ma anche contro il presidente del consiglio, «che ci ha definiti “vergognosi” e ha aggiunto che “tutti i consiglieri, da regolamento, hanno l’obbligo di partecipare. O di comunicare le assenze al presidente”». L’attacco: «Fare leva sul fatto che avremmo giocato sul lutto di un amico e collega consigliere non è in alcun modo accettabile. Ed è offensivo nei nostri confronti». E rivolti al direttore dei lavori in aula: «Probabilmente non si è accorto che siamo stati in aula fino alla fine, ad eccezione del bilancio. Ma capiamo che è difficile da accettare, il suo arrogante comportamento è stato poco degno del ruolo che ricopre. Che, ricordiamo, dovrebbe essere di garanzia per tutti i consiglieri comunali e non solo di una parte».
Ora il voto del bilancio è previsto per giovedì alle 17. «Ma è evidente che l’amministrazione, di questo passo, difficilmente potrà completare il mandato». E concludono: «Fossimo in voi ci vergogneremmo per non riuscire a garantire una stabilità alla città di Cassano».

La posizione del Pd

Sulla vicenda è intervenuto anche il Partito Democratico, con una nota diramata dal segretario cittadino Mauro Lubraco:

Mal di maggioranza, problema vostro.
Al consigliere Franchin porgiamo le più sentite condoglianze.
Nessuno dei nostri consiglieri ha approfittato di un lutto personale per far saltare il banco, forse è la stessa maggioranza che sta usando lo stesso lutto come scusa per nascondere le proprie crepe-mal di pancia, nascondendosi dietro ad un dito.
Le assenze che più pesano, infatti, sono quelle degli altri due consiglieri eletti nella lista del sindaco, assenze che si ripetono e che già per la seconda volta in questo mandato hanno fatto mancare il numero legale.
Il bilancio di previsione che si presenta in consiglio comunale riflette le scelte politiche della maggioranza su come vogliono gestire, investire, e governare la città, rappresenta quindi il LORO progetto su come sarà Cassano; se tali scelte non sono condivise o generano malumori all’interno della stessa amministrazione e/o gruppo di maggioranza in consiglio, per quali motivo le opposizioni sono tenute a mantenere il numero legale?
Il bilancio verrà comunque approvato giovedì da un consiglio a numero ridotto ed espressione della maggioranza.
I consiglieri di minoranza sono stati presenti in aula per discutere tutti gli altri punti all’odg sul bilancio la palla passa inevitabilmente a chi amministra la città essendo frutto di scelte, condivise(?) tra le forze di maggioranza.
La segreteria del PD sostiene l’operato dei consiglieri Tagliabue e Police e di tutti i gruppi di minoranza.
Non accettiamo allusioni, e/o peggio, giudizi sprezzanti soprattutto da chi deve tenere un ruolo super partes a garanzia dell’operato del Consiglio Comunale.

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