Sicurezza in via Marconi, salta la mozione a Cassano. Per la seconda volta

Cassano incidente via Marconi

CASSANO MAGNAGO – Niente dibattito la prima volta, niente dibattito la seconda volta: la discussione della mozione per prendere misure urgenti (o forse no, così sembra) per prevenire gli incidenti in via Marconi a Cassano Magnago è saltata un’altra volta. Una polemica nata ancora prima di arrivare in consiglio comunale, con i botta e risposta sulla stampa. E poi, una volta sbarcata a Villa Oliva, il documento è stato ritirato. Per due volte di fila.

Ritirata e ritirata

Martedì, 23 aprile, in consiglio comunale si doveva individuare una soluzione per rendere meno pericolosa via Marconi. Una vicenda su cui si sono riaccesi i riflettori dopo il grave incidente del primo marzo, quando un quattordicenne è stato investito mentre attraversava la strada all’uscita dalla via Crucis. A seguito di quella vicenda, il centrosinistra ha presentato una mozione. Che però ha fatto subito battibeccare le forze politiche, che si contendevano la paternità dell’idea. Una volta arrivata in aula, lo scorso 5 aprile, gli esponenti di maggioranza hanno presentato una serie di emendamenti che, secondo il parere del segretario comunale, avrebbero snaturato nel merito il documento. Risultato: è stato immediatamente ritirato dai proponenti, rimandando tutto alla seduta successiva.

Merito di chi?

Era martedì 23 aprile, la seduta successiva. Ma per la seconda volta la mozione è stata ritirata. Il motivo lo ha spiegato il consigliere d’opposizione Tommaso Police (Pd): «Avete provato in tutti i modi a delegittimare la nostra proposta solo per il gusto di metterci il cappello, facendo prima i bulli sui social e poi dicendo sempre a parole di essere disposti a valutare un testo condiviso», ha detto rivolto alla maggioranza. «Vi ho offerto la disponibilità nel lavorare ad un testo insieme, da parte vostra nessun riscontro. Siete qui, in aula, con degli emendamenti a mio avviso faziosi e che hanno il chiaro obiettivo di neutralizzare la mozione».

E ancora: «Cerco sempre di essere superiore di fronte ad alcune bassezze, non ho voluto scendere al vostro livello. Vi si è data la possibilità di aprire un dialogo su un tema importante, prendiamo atto che non volete in alcun modo confrontarvi». E ha concluso: «Non si può perdere ulteriore tempo perché non vogliamo più incidenti, feriti o che qualcuno possa perdere la vita. Noi amministratori comunali – di maggioranza e di minoranza – abbiamo il dovere di intervenire in maniera rapida». La richiesta è di «mettere da parte la tifoseria, la faziosità e ogni genere di iniziativa atta a delegittimare chi vi sta chiedendo di prendere un impegno ufficiale», in modo che un simile tema diventi «oggetto di un confronto serio per individuare soluzioni». Discussione che, ha detto, sarebbe stata in aula «superflua e infruttifera se non affrontata con lo spirito giusto».

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