Lutto a Cassano: volontario Prociv muore di Covid. Una vittima anche a Samarate

claudio pastore
Claudio Pastore, volontario del Gruppo di Protezione Civile di Cassano Magnago

CASSANO MAGNAGO – Cassano Magnago in lutto: è morto Claudio Pastore, uno dei tanti volti gentili del gruppo cittadino di Protezione Civile. Un volontario, uno di quelli che, di fronte a un’emergenza che fa paura ha risposto «Sono qui». E’ il sindaco cassanese Nicola Poliseno a dare tributare il giusto riconoscimento a Pastore esprimendo cordoglio e vicinanza alla famiglia a nome di tutta Cassano: «A nome dell’intera Città di Cassano Magnago ci stringiamo con affetto attorno alla famiglia e agli amici di Claudio Pastore, volontario del nostro Gruppo di Protezione Civile, che fino all’ultimo ha lottato contro questo maledetto virus».

Una vittima anche a Samarate

E c’è, purtroppo, una vittima anche a Samarate. Anche in questo caso è il sindaco Enrico Puricelli a informare la cittadinanza del lutto che ha colpito la città. «Vi devo informare che la comunità di Samarate piange la scomparsa di un nuovo concittadino a causa del maledetto virus. Una nuova triste pagina per l’intera comunità. Sono affranto, come tutti voi. L’infelice notizia mi è arrivata oggi, direttamente dalla sua famiglia, alla quale porgo, insieme a tutta l’amministrazione, le più sentite condoglianze. Mi stringo a loro, a nome dell’intera comunità samaratese. Dobbiamo proseguire in questa guerra al Coronavirus, compatti e decisi. Non sottovalutiamolo», ha scritto Puricelli.

Cassano Magnago in lutto

Poliseno ha ripreso il messaggio dal Gruppo di Protezione Civile di Cassano Magnago, presieduto da Roberto Saporiti, postato poche ore fa per testimoniare vicinanza a tutti i volontari: «Questa notte ci ha lasciato un nostro caro amico e nostro carissimo collega dopo aver lottato con tutte le sue forze contro questo nemico invisibile. Ciao Claudio, sarai sempre con noi, anche da lassù».

Volontari fondamentali nell’emergenza

E tra chi esprime cordoglio per la scomparsa di Pastore c’è Alberto Barcaro, che della Protezione Civile varesina è consigliere provinciale delegato. «Sono, siamo, tutti vicini alla famiglia e al Gruppo di Prociv di Cassano. La collaborazione con il presidente Saporiti è pressoché quotidiana». Barcaro offre uno spunto di riflessione doveroso «Sul ruolo fondamentale che i volontari come Claudio Pastore, che i nostri volontari, hanno nelle emergenze e che hanno avuto e stanno avendo soprattutto in questa difficile situazione. Lo voglio sottolineare perché di tanti ci si ricorda soltanto solo se accade qualcosa oppure si ha bisogno. Altrimenti è tutto dovuto. E questo non è giusto».

Il lavoro straordinario della Prociv

Barcaro sottolinea il lavoro «Incredibile che da due settimane ormai stiamo facendo al Polo delle emergenze delle Fontanelle (sede operativa provinciale per i tamponi drive through con centinaia di accessi quotidiani). Senza i volontari, della Protezione Civile e di altri enti, non avremmo potuto gestire un’operazione così vasta – dice il consigliere provinciale – Sono persone che sottraggono tempo alla famiglia per metterlo a disposizione di tutti. Non hanno fatto un passo indietro: certo garantiamo che possano lavorare nella massima sicurezza. Ma loro non hanno mai fatto un passo indietro. E non è un caso che, in più occasioni Regione Lombardia sul fronte Protezione Civile abbia riconosciuto alla provincia di Varese di essere un fiore all’occhiello. E del resto la Protezione Civile in Italia è nata qui: con il senatore Giuseppe Zamberletti. Di cui tutti noi, a cominciare dai volontari come Claudio Pastore e tutti gli altri che ogni giorno indossano la divisa e si mettono a disposizione, vogliamo onorare l’eredità». Barcaro non nega, ma anzi lo sottolinea come un plus valore che «Senza di loro le istituzioni avrebbero avuto difficoltà a organizzare servizi essenziali in questo momento come la consegna della spesa o dei farmaci a chi ne ha bisogno o, appunto centri come quello delle Fontanelle. Pastore è esempio per tutti coloro che hanno voluto fare la loro parte. Andrebbero premiati tutti, uno per uno. Anche soltanto con un attestato, così come abbiamo cercato di fare come Provincia, per il loro impegno al fianco delle istituzioni».

Montata la tendopoli alle Fontanelle, sede per i tamponi drive through a Varese

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