Castellanza, auto contromano e pedoni indisciplinati: in via Bettinelli è delirio

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CASTELLANZA – Rotonda presa in contromano, corsia dedicata alle ambulanze scambiata per una rampa di sorpasso e pedoni che sbucano e attraversano ovunque tranne che sulle strisce pedonali. Succede tutti i giorni e più volte al giorno. Eppure non c’è alterativa al delirio quotidiano di via Bettinelli. Quella strada è strategica in quanto porta alla Mater Domini e sulla strada provinciale.

Cose mai viste

Ci vuole poco per capire come vanno le cose in via Bettinelli. Basta posizionarsi una decina di minuti a pochi metri dalla rotatoria che smista le auto dirette al parcheggio del Tigros e quelle che vanno verso Legnano per assistere all’infrazione di buona parte del codice della strada. Insomma un caso viabilistico che potrebbe davvero servire come esempio per neopatentati per mostrare ciò che non si deve fare quando si è volante. Uno dei punti critici, più per colpa degli automobilisti indisciplinati o distratti, è la rotatoria posizionata all’ingresso del parcheggio del supermercato. Molti di coloro che giungono da Castegnate, infatti, convinti che l’immissione in rotatoria conduca direttamente al parcheggio, imboccano la carreggiata contromano. Per poi inchiodare quando di fronte si trovano di fronte un’altra auto. Chi invece conosce bene questo tratto di strada, in caso di piccole code, attende il via libera sulla carreggiata opposta e taglia via per guadagnare pochi secondi.

Chi passa ogni giorno lungo via Bettinelli per andare al lavoro all’ospedale racconta davvero di situazioni al limite, di incidenti sfiorati, di manovre assurde che dovrebbero essere viste poiché raccontarle e basta non rendono la pericolosità di quella strada. Come quanto accade sulla corsia tracciata subito dopo il rondò a servizio dei residenti e dell’ambulanza. Utilizzata però dalle auto di passaggio per superare chi sta davanti e magari va troppo piano, per sviare le code o semplicemente perché si pensa che quella sia una doppia corsia. «Sta di fatto – racconta chi risiede proprio davanti alla corsia – che nessuno dà la precedenza quando si immette di nuovo sulla carreggiata. A volte sembra di assistere a una gara».

Insomma difficile in questo caso trovare soluzioni alla maleducazione, all’imperizia e alla furbizia di chi guida. Un piccolo, ma forse efficace, rimedio «potrebbe essere – dice un passante – il posizionamento di un divieto d’accesso sulla rotatoria proprio accanto al cartello blu della freccia, così da indicare chiaramente qual è la carreggiata da seguire e quella che non si può invadere. Un altro modo, ma questo forse più impegnativo, un maggior presenza della polizia locale. Almeno nelle ore di maggior traffico, dove il rischio è maggiore».

Pedoni allo sbando

Non è solo l’atteggiamento degli automobilisti a creare situazioni di pericolo. Su questa strada anche chi va a piedi regala chicche in tema di indisciplina. Innanzi tutto occorre dire che i pedoni di via Bettinelli sono quasi tutti diretti all’ospedale. Peccato però che per raggiungerlo, magari dopo aver lasciato l’auto al posteggio del Tigros, anziché camminare sul comodo e largo marciapiede si buttano in mezzo alla strada e attraversano per raggiungere il lato opposto dove un camminamento per i pedoni non c’è. Stesso discorso per chi dall’ospedale torna verso la macchina. Sta di fatto che il passaggio da un lato all’altro della strada avviene, inspiegabilmente, sempre nei punti più pericolosi, dove la visibilità non è buona per via di una leggera semicurva e mai sulle zebre. Le strisce pedonali presenti lungo la strada infatti sono piuttosto lontane dall’ingresso dell’ospedale.

Non solo traffico

Gli atteggiamenti  naif di automobilisti e pedoni non sono però l’unico problema di via Bettinelli. Resta aperto, anche se migliorato rispetto al passato grazie a una serie di interventi dell’amministrazione, quello degli allagamenti in caso di fortissimi acquazzoni. E gli indizi che l’acqua alta ancora si ripresenta si possono rintracciare sul muro di un’abitazione lungo la strada dove appaiono evidenti i segni dell’umidità. Non solo, perché come spiega un cittadino «quando piove in abbondanza l’acqua, come una cascata, scende da via Leopardi, che è sterrata e si porta dietro terra e sassi che invadono la strada e otturano la griglia di un tombino, che tra l’altro, per un pezzo è stata perfino asfaltata».

 

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