Emergency per l’Uganda, in mostra a Castellanza “L’ospedale dei bambini”

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CASTELLANZA – Un centro moderno che offre assistenza gratuita e di elevata qualità in uno dei tanti Paesi africani dove il diritto alla cura è un privilegio per pochi: a Castellanza fino al 28 gennaio è possibile visitare (al sabato dalle 15 alle 18.30 e alla domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30) la mostra, inaugurata a Villa Pomini sabato 14 alla presenza di Manuela Valenti, responsabile della divisione pediatrica di Emergency, dedicata al nuovo ospedale che l’associazione umanitaria ha aperto a Entebbe (Uganda) il 19 aprile 2021.

Il secondo tassello della rete sanitaria di eccellenza in Africa

“L’ospedale dei bambini”, nuovo centro di chirurgia pediatrica, dispone di tre sale operatorie, una sala di sterilizzazione, settantadue posti letto (di cui sei di terapia intensiva e sedici di terapia sub-intensiva), sei ambulatori, una radiologia, un laboratorio con banca del sangue, una Tac, una farmacia e una foresteria per ospitare i pazienti che arrivano da lontano e i loro accompagnatori. Grazie agli scatti dei fotografi Marcello Bonfanti e Emmanuel Museruka la mostra intende perseguire diversi obiettivi.

Ripercorrere la storia del progetto a partire dall’amicizia fra Gino Strada e l’architetto Renzo Piano che si è gratuitamente prestato per la progettazione dell’opera.

Offrire una chiara visione della qualità progettuale del nuovo ospedale che è stato costruito secondo il principio della “healing architetture», l’architettura che guarisce. L’ospedale è infatti stato realizzato “a misura di bambino”, curando ogni dettaglio: le animazioni sulle pareti, i colori, le grandi finestre luminose, il giardino in cui poter giocare sono stati pensati per trasmettere serenità e sicurezza, per far sentire “a casa loro” i piccoli pazienti. La bellezza, la qualità progettuale, il pregio ambientale del nuovo ospedale non sono solo fattori estetici ma sono parte del modello di cura perché contribuiscono a migliorare la vita dei piccoli pazienti sia sotto il profilo fisico che psicologico.

Testimoniare i principi fondamentali che da sempre animano l’attività assistenziale di Emergency: la centralità del paziente, dei suoi bisogni, della sua personalità, delle sue paure e dei suoi diritti. «Il fondatore di Emergency, Gino Strada, prima di lasciarci, parlava del nuovo ospedale ugandese scrivendo: “La vera bellezza di questo posto sono i bambini che ci sono dentro, le loro famiglie, che riceveranno le cure di cui hanno bisogno, ritrovando un po’ di speranza e senza l’angoscia di doversi indebitare per il resto della vita”».

Dimostrare che lo slogan “Aiutamoli a casa loro” per Emergency non è un insieme di parole vuote, ma di fatti concreti. In Uganda, prima dell’arrivo di Emergency, c’erano solo quattro chirurghi pediatrici per venti milioni di bambini. Ora, grazie al nuovo ospedale, il problema non è certamente risolto, ma sicuramente la situazione è diversa e migliore.

Confermare che per Emergency quello ugandese non è un’iniziativa episodica: Entebbe è infatti il secondo tassello, dopo il centro Salam di Karthoum, dell’Anme, la rete sanitaria di eccellenza in Africa, costituita da Emergency insieme ai ministri della Sanità di undici Paesi africani per rispondere alle esigenze di cure specialistiche di alto livello nel continente.

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