CASTELLANZA – Ruba un buono fruttifero da 1.300 euro a due anziani: impiegata postale condannata a 4 anni. Il collegio ha accolto la richiesta di pena del pubblico ministero della procura di Busto Nadia Calcaterra.
Inganno da 1.300 euro
Con i soldi incassati la donna ha comprato un regalo di nozze per la futura sposa del cugino. I fatti risalgono al 2019. Una coppia di anziani si è presentata all’ufficio postale di Castellanza, dove la donna, 51 anni, era all’epoca in servizio, pronta a reinvestire 10 buoni fruttiferi da un milione di lire ciascuno (erano stati emessi nel 1998). Secondo l’accusa l’impiegata ne avrebbe reinvestiti solo nove trattenendone uno da 1.300 euro (questo il cambio lire/euro) per sé e facendo firmare in fretta e furia ai due anziani una ridda di documenti per l’incasso.
Il regalo di nozze
I due raggirati si erano accorti che qualcosa non andava: la moglie, poco prima di andare in Posta, aveva fatto ricontare i buoni al marito. Erano 10: ne era certa. Le immagini delle telecamere hanno mostrato di fatto uno scambio documentale tra gli anziani e l’impiegata ma nei filmati non comparivano mai banconote. Non solo: sul conto del figlio dell’imputata quel giorno erano comparsi proprio 1.300 euro. Figlio che ha cercato di spiegare come quelli fossero dei proventi per lavoretti in nero. Scusa che non ha retto in tribunale soprattutto quando è emerso che quello che era, per l’accusa, il provento di una truffa ai danni di due anziani era stato utilizzato per acquistare un regalo di nozze per una famigliare dell’imputata. Ed è arrivata la condanna in primo grado.