GALLARATE – È stata una serata da tutto esaurito quella che ieri sera, lunedì 14 novembre, il ristorante “La Goletta” di Gallarate ha ospitato in occasione di “Solidaridendo”, appuntamento tra arte, musica e comicità con l’obiettivo di raccogliere fondi per aiutare la piccola Selene a combattere la sindrome di Rett. A fine serata si sono contati 6400 euro. «A settembre, dopo soli tre giorni che avevo messo in piedi l’evento, i centotrenta posti del locale erano stati tutti prenotati», ha commentato con soddisfazione il titolare Bruno Zonfrillo, «ringrazio tutti gli amici che hanno sostenuto questa iniziativa».
La consegna diretta dei fondi raccolti
«In passato facevo donazioni a favore degli ospedali ma la trafila burocratica da affrontare era lunga e difficoltosa, tanto da far perdere ogni entusiasmo», ha raccontato Zonfrillo. «Ho allora deciso di proporre, con cadenza annuale, cene di beneficenza come quella organizzata stasera insieme a Debora Villa, ai miei figli Ludovica e Niccolò, Mara Daverio, Maurizio Castiglioni e Simona Piazzalunga. Per le raccolte fondi scegliamo i progetti che consideriamo meritevoli e consegniamo le somme ottenute direttamente nelle mani dei loro responsabili: partono e arrivano, così abbiamo fatto il boom anche questa volta».
La sindrome di Rett
In sala, in compagnia di familiari e amici, c’era Selene, che ha tre anni e vive a Busto Arsizio insieme a mamma Eleonora, a papà Giovanni e al fratellino Alessandro. La sindrome di Rett, malattia rara da cui è affetta, è una patologia degenerativa che colpisce quasi esclusivamente le bambine (una su diecimila) e compare durante i primi mesi di vita: attacca il sistema nervoso centrale e porta a una regressione fisica e cognitiva. Si tratta di una malattia reversibile, che può essere rallentata stimolando la bambina fisicamente e cognitivamente: servono medicine, ore di riabilitazione e visite specialistiche (per tenere sotto controllo l’avanzata dei sintomi).
Omaggio a Napoli con una one man band
«Vi do una cattiva notizia e una buona. La prima è che questa mattina ho fatto un controllo e sono stato trovato positivo al Covid. La seconda è che sono venuto qui lo stesso, voglio stringere le vostre mani, abbracciarvi e respirare la vostra aria», ha scherzato Stefano Chiodaroli con i presenti sui vari modi di mandare a monte una serata. Tra gli altri “comici a chilometro zero” giunti c’erano Massimo Contati e, come “cameriere appena assunto”, Roberto de Marchi.
Michele Roscica, one mand band che spazia da piatti e chitarra ad armonica e kazoo, ha reso omaggio ai grandi della tradizione partenopea: un viaggio musicale nel tempo, accompagnato dal battito di mani e dai cori della sala entusiasta, che ha toccato “Carmè, Carmè…” di “Un turco napoletano” con Totò e “Guaglione” di Aurelio Fierro e Grazia Gresi fino a canzoni immortali come “Tu vuò fà l’americano” e “’O surdato ’nnamurato”. Alla Goletta era inoltre presente Valerio Marini, grafico umorista di Malpensa24: già autore della locandina dell’evento, nel corso della cena ha realizzato un inedito per Selene.
Accendere la speranza
Sui tavoli sono state collocate le boule del progetto Hope: «lampade che serviranno a accendere la speranza di Selene: i fondi raccolti con la loro vendita, grazie all’impegno di Maria Flos Carmeli di Gallarate, saranno infatti interamente destinati a finanziare le sue cure», ha spiegato Piazzalunga, organizzatrice del mercatino benefico che si terrà a questo scopo a Gallarate in via Schiaparelli 13 fino al 20 dicembre (dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, giovedì chiuso, sabato dalle 10 alle 18.30 e domenica dalle 10 alle 13; per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 335/5823530).