Università Cattolica, master in gestione delle crisi e security. Gli stage con Sea

MALPENSA – “Le Funzioni Organizzative in Protezione Civile, Sicurezza e Difesa Civile”. Al via il master di primo livello istituito dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il corso vede Sea Academy Teacher tra le collaborazioni per stage, laboratori e tirocini pratici. Oltre che per alcune docenze. Le iscrizioni saranno aperte fino al 31 ottobre.

Un master per tutti

Il master è rivolto a tutti gli operatori appartenenti al sistema di sicurezza, protezione e difesa civile (corpo nazionale dei vigili del fuoco, polizie locali e di Stato, personale sociosanitario, arma dei carabinieri, volontari e funzionari della Protezione civile, militari delle forze armate in servizio attivo e volontari riservisti-Unuci), con condizioni agevolate per alcune categorie di operatori.

Trasversalità interdisciplinare

Nella sua trasversalità interdisciplinare, oltre che in un’ottica “dual use”, l’innovativa iniziativa didattica si rivolge ai professionisti della security che alle figure professionali operanti nell’ambito della travel security. Che appartengono a imprese, società, enti pubblici e privati. Con quadri, tecnici e personale espatriato e non, da gestire in ambito manageriale, con la possibilità di ottenere, al seguito del corso, la certificazione di legge. La partecipazione consente l’iscrizione a matricola per il personale delle forze armate, in quanto considerato di interesse militare.

Perché questo master?

ECCO IL PROGRAMMA DEL MASTER E TUTTE LE INFORMAZIONI

Il corso viene descritto da Marco Lombardi, professore ordinario del dipartimento di sociologia alla Cattolica: «Il Master che si sta proponendo si trova dunque ad affrontare questi temi attualissimi secondo una prospettiva di responsabilità individuale da assumere nella gestione delle crisi, con un approccio trasversale e critico alla molteplicità di competenze e strumenti per affrontare tali eventi complessi, e un carattere di spendibilità di quanto appreso sia professionalmente sia quotidianamente». E ancora: «Abbiamo osato nel proporre questo percorso, che certamente travalica lo schema tradizionale della Protezione civile, incorpora aspetti di Difesa civile ma soprattutto incrocia la gestione di una molteplicità di potenziali scenari di minaccia che, soprattutto adesso, sono diventati attuali».

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