SOMMA LOMBARDO – I personaggi e le illustrazioni di un grande disegnatore che arricchivano quelle che erano le pareti del dormitorio del padiglione dei bambini nella struttura ospedaliera di Somma Lombardo: si tratta delle pitture di Antonio Rubino, noto per le sue vignette pubblicate sul Corriere dei Piccoli e dalle cui pagine divenne noto a livello nazionale anche “l’ospedale allegro” di Somma.
Buffi personaggi sulle pareti
A ripercorrere le vicende legate ai personaggi dipinti da Rubino sulle pareti degli ambienti interni della struttura è il volume “Il Rubino di Somma Lombardo: verso un progetto di augmented reality” curato da Michela Grisoni, dalla cui ricerca è emerso che le vignette che una volta arricchivano l’ospedale oggi sono scomparse.
Il luogo di riferimento è quello che, ancora riconoscibile, è stato riassegnato oggi ai servizi di guardia medica, Avis e Croce Rossa di Somma, e che venne realizzato nel 1931 come “preventorio antitubercolare per i bambini” e trasformato dieci anni dopo in un reparto maternità. In questo luogo, chi veniva al mondo era accolto dai personaggi di Rubino, «figure di un’esuberanza trascinante, perlopiù festosa e gioiosa». Le testimonianze storiche delle vignette di Rubino sono custodite tra le altre cose da alcune cartoline, insieme a delle fotografie dell’epoca che mostrano buffi personaggi e infantili filastrocche in rima, generalmente di argomento didattico. Oggi però non ne resta traccia, complice la disattenzione e forse il mancato riconoscimento del valore delle illustrazioni da parte di chi ha curato la trasformazione di questi luoghi. Michela Grisoni ha il merito di aver ricostruito e riordinato in un volume le vicende del “perduto Rubino” di Somma Lombardo, tra la storia dell’ospedale di Somma adibito a vari usi negli anni che si intrecciano con «una pluralità eterogenea di documenti e memorie».