Chiuse le Indagini sulla coppia affidataria accusata di stupri e messe nere

MILANOViolenze sessuali, messe nere e maltrattamenti. Indagini chiuse su una coppia di genitori affidatari, accusati dalla Procura di Milano di aver costretto una ragazza ospitata a casa loro a subire “violenze sessuali, anche di gruppo” anche in “un contesto di riti satanici e messe nere“, per circa 15 anni, tra il 2000 e il 2015.

Gli abusi e le messe nere

Usata come un “oggetto di proprietà“, questa una delle accuse mosse alla coppia di coniugi, per cui il magistrato si appresta a chiedere il rinvio a giudizio, la giovane nel 2002 ha dato alla luce un figlio, a seguito delle violenze subite dal padre affidatario. Nonostante la nascita del piccolo, i maltrattamenti sarebbero proseguiti senza sosta e dal 2005 la donna sarebbe rimasta vittima di abusi di gruppo durante messe nere a cui avrebbero preso parte diversi uomini, la cui identità era celata da tuniche bianche e cappucci“, con crocifissi capovolti e pareti insonorizzate.

Durante uno dei presunti riti satanici, la ragazza avrebbe subito torture con un coltello, che le hanno lasciato cicatrici su gambe e schiena. Scappata un anno dopo, la ragazza è stata però raggiunta dalla coppia e costretta a tornare indietro, segregata in luoghi angusti della casa e costretta a subire altre violenze. Dopo diverse denunce, la donna oggi ha 41 anni, finalmente il caso è arrivato in tribunale. Gli indagati negano ogni addebito.