Coinger, già risultati da record: raccolta differenziata all’84%. I bidoni rotti? L’1%

JERAGO CON ORAGO – «Il nuovo sistema della tariffa puntuale è entrato nel vivo da aprile 2023 ma c’è già un dato eclatante: a luglio la raccolta differenziata è arrivata all’84%, rispetto al 76-77% del 2022». A rivelarlo, dalla nuova sede di Coinger di Jerago con Orago, è l’amministratore delegato Giorgio Ginelli. «L’indifferenziato è sceso del 30%, il che significa che già quest’anno avremo notevoli economie». Un primo “bilancio” lusinghiero, che prova a spazzare via le ricorrenti polemiche. «I bidoni rotti? Sono l’1% del totale»: meno di 1700 su quasi 160mila contenitori distribuiti all’utenza dei 22 Comuni serviti.

Numeri e investimenti

Numeri confortanti. «L’utenza si sta abituando alle nuove modalità di conferimento dei rifiuti» sostiene Ginelli. I risparmi garantiti dal calo dell’incidenza del “sacco viola” (33 chilogrammi all’anno procapite in meno) consentiranno, da un lato, di «investire in nuovi servizi per potenziare la raccolta dei cestini e avviare una campagna “Territorio waste free” con squadre in giro per la raccolta dei rifiuti abbandonati e un maggior controllo, oltre a quattro nuovi erogatori di sacchi», e dall’altro, di «prospettare nel bilancio 2024 un contenimento degli aumenti del contributo richiesto ai comuni al livello dell’inflazione, tra il 6 e l’8%». Il che significa, rimarca l’AD, che «lo sforzo dei cittadini sarà premiato».

I contenitori

Da destra: Mauro Croci, Giorgio Ginelli e Paride Magnoni

La distribuzione delle mastelle alle famiglie, intanto, ha superato il 93%: quasi 160mila contenitori nelle case. «Per noi sono come i “contatori”, invitiamo l’utenza ad acquisire quelle che servono per le loro esigenze – rivela il direttore generale Paride Magnoni – dovremo partire dai dati storici e dalle misurazioni per definire la tariffa. Più precisi sono i dati, più riusciremo a produrre stime di tariffe vicine alla realtà». Ecco perché completare le consegne è fondamentale. Ora tocca alle utenze non domestiche, che sono al 74% sui primi sei comuni interessati dalla distribuzione. «Sta partendo Mornago, entro fine anno contiamo di chiuderla» fa sapere Magnoni.

Le criticità

Per quanto riguarda le criticità, spesso rilanciate sui social, Ginelli sottolinea che «le rotture “certificate” sono meno di 1700, quasi tutte sulle alette, i coperchi e i manici», mentre Magnoni invita a «non sovraccaricare le mastelle» che poi rischiano di essere più “stressate”. «L’azienda fornitrice è già intervenuta per correggere le attrezzature, ma la sostituzione è gratuita». I disservizi invece sono fisiologici: Ginelli fa l’esempio di gennaio quando sono stati «lo 0,24%, su 1 milione e 460mila prese». L’invito è a «segnalare sempre al numero verde Coinger, prima di rivolgersi ai social».

I sindaci

Il monitoraggio dei dati è fondamentale in vista dell’avvio della TARIP, la tariffa puntuale di bacino che dovrebbe entrare in vigore dal 2024 con il nuovo modello “chi produce più rifiuti, paga di più”. «Un cambiamento epocale – lo definisce il presidente dell’assemblea dei sindaci Mauro Croci – ha comportato inevitabilmente contraccolpi che Coinger sta gradualmente cercando di attutire, ma è un progetto straordinariamente innovativo che va accompagnato dalle amministrazioni».

La nuova sede è operativa

I vertici di Coinger snocciolano i dati dalla nuova sede di via 4 Novembre nella “sua” Jerago con Orago, operativa dal 14 agosto. «Necessaria e funzionale alle esigenze dei cittadini – la descrive così Ginelli, che conserva ancora il tappo del brindisi dell’apertura – vedranno Coinger non più come un’entità astratta ma come una società fatta di persone che lavorano per erogare un servizio fondamentale». L’inaugurazione ufficiale è in programma il prossimo 23 settembre. Acquistata con rogito notarile del 3 agosto al costo di 1 milione e 370mila euro, è stata finanziata in parte con risorse proprie e in parte (1 milione e 70mila euro) con un mutuo trentennale che peserà su ogni residente dei 22 Comuni soci per «47 centesimi all’anno per i prossimi trent’anni». Un investimento reso possibile dalla «florida situazione societaria» di Coinger, come spiega l’AD Ginelli. Al 31 dicembre 2022 il bilancio ha chiuso con un patrimonio netto di circa 3,2 milioni e un indebitamento di 2,7 milioni di euro: «Per le banche siamo buoni clienti».

coinger jerago con orago differenziata – MALPENSA24