Comunità energetica, a Busto aderiscono solo 17 cittadini. In commissione è scontro

BUSTO ARSIZIO – Una comunità energetica rinnovabile a Busto Arsizio: l’adesione dell’amministrazione sarà portata in approvazione in consiglio comunale giovedì sera, 27 aprile, ma in commissione territorio il clima si è surriscaldato. Con l’ex sindaco Gigi Farioli ad incalzare la maggioranza sulle «indecisioni» della delibera e l’assessore Paola Reguzzoni che interviene a rintuzzare: «Meglio fare un passo alla volta e valutare prima di lanciarci per poi pentirsi dopo. E non vorrei fare l’esempio dei derivati».

La proposta

La delibera, che segue il recente atto d’indirizzo varato in giunta, punta a rispondere alla “call” di Regione Lombardia sulla costituzione delle CER: «Aderiamo alla manifestazione d’interesse e presentiamo la nostra proposta – annuncia l’assessore al patrimonio Giorgio Mariani – ci stiamo concentrando sulla “cabina” di Enel Distribuzione di Sant’Anna, dove ci sono diversi immobili di proprietà comunale, fino ai Molini Marzoli, e dove c’è anche Malpensafiere, attorno a cui la Camera di Commercio sta promuovendo una CER che ricomprende anche i comuni limitrofi che fanno riferimento alla stessa “cabina”».

Le pre-adesioni

Mariani punta ad un’azione unitaria con Camera di Commercio: «Sarebbe un mix vincente e più credibile di fronte a Regione Lombardia». Anche perché in questa fase le pre-adesioni raccolte dalla società WeProject, incaricata dal Comune, si sono limitate a 20 utenti – tra cui 17 cittadini, un’impresa e l’associazione Legambiente – più il Comune stesso con sette immobili, su cui si potrebbero installare i pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, beneficiando di un contributo regionale del 40%, in caso di ammissione al finanziamento del progetto.

Con o senza finanziamenti?

Se invece i soldi non arriveranno, la delibera precisa che «si procederà alle opportune valutazioni in merito», anche se l’assessore Mariani chiarisce che «la volontà politica dell’amministrazione è di procedere comunque, valutando nel caso se fare l’investimento o se affittare i tetti degli immobili comunali». Ma è un “vincolo” contestato dal capogruppo di PRL Gigi Farioli: «Sembra un’indecisione, che indebolisce la volontà di andare avanti con la comunità energetica». Per l’assessore Paola Reguzzoni però «l’investimento senza il finanziamento pubblico oggi non starebbe in piedi, e molto probabilmente andrebbe ridimensionato. Sono soldi che devono rendere».

Promozione o adesione?

Farioli incalza la maggioranza anche sul fatto che la delibera gli sembra «un po’ timida dopo l’impegno unanime in consiglio comunale», e chiede: «Promuoviamo o aderiamo alla comunità energetica? Non è indifferente. E sono preoccupato che si faccia confusione con quella di Malpensafiere, dove non è detto che sia Busto il comune capofila». Su questo punto è Giorgio Mariani a replicare: «Che siamo o meno promotori lo vedremo quando ci sarà da compilare la domanda. Vale la sostanza, e noi sulle comunità energetiche ci siamo». Il botta e risposta proseguirà (forse) in consiglio comunale, anche se Farioli ha garantito che voterà comunque a favore.

busto arsizio comunità energetica – MALPENSA24