Condannato a 4 anni per corruzione l’ex deputato dell’Udc Luca Volontè

MILANO – Mezzo milione di euro di mazzette dall’Azerbaigian: è con questa accusa che Luca Volontè, già deputato dell’Udc eletto nel collegio di Busto Arsizio, è stato condannato in primo grado a quattro anni di reclusione per una vicenda risalente al 2013, quando il politico originario di Rovello Porro era membro dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Volontè avrebbe abusato della propria funzione, ricevendo circa 500mila euro da due esponenti politici azeri, Siraj Suleymanov e Mursal Mammadov (ai quali è stata inflitta la stessa pena), per orientare il voto e ottenere la bocciatura di un rapporto sui prigionieri politici nella repubblica caucasica, a vantaggio del governo azero. La mazzetta contestata dai Pm titolari dell’inchiesta, Adriano Scudieri ed Elio Ramondini, era di 2 milioni e 390mila euro, ma per i giudici della decima sezione penale del Tribunale di Milano, ammonterebbe a mezzo milione l’effettiva cifra incassata e frutto della corruzione.

La vicenda e il processo

I fatti risalgono al 2013, quando fu messo in votazione (era il 23 gennaio) il cosiddetto “Rapporto Straesser” sulle condizioni dei prigionieri politici in Azerbaigian. Le pressioni del governo azero per far bocciare il rapporto dall’assemblea di Consiglio d’Europa sarebbero state rivolte proprio a Luca Volontè. Secondo l’ipotesi investigativa, l’allora rappresentante per l’Italia, che ha terminato il mandato proprio in quell’anno, avrebbe accettato la promessa di 10 milioni di euro per orientare le scelte dell’istituzione, ricevendone circa 2,4 milioni, provenienti da fondi pubblici dello Stato caucasico, tramite la mediazione di società e conti bancari off-shore.

I bonifici sospetti

Alle società e fondazioni che facevano riferimento a Volontè, la LGV Srl e la fondazione Novae Terrae, sarebbero arrivati tra il 2012 e il 2014 una ventina di bonifici attraverso banche estere con sedi soprattutto in Estonia. Ma il collegio della decima sezione penale di Milano, formato dai giudici Guidi, Valori e Taricco, ha ritenuto che fossero “dazioni corruttive” solo tre bonifici per un importo complessivo di 500 mila euro sui 21 contestati. Il processo di primo grado, iniziato nel 2018, si è così concluso con una condanna a quattro anni per i tre politici coinvolti.

Le parole di Volontè

«Sono certo della mia innocenza – dichiara Luca Volontè alla luce della sentenza di condanna – ora con gli avvocati leggeremo le motivazioni della sentenza. In ogni caso continuo a confidare nella giustizia e, come è emerso in questi due anni di dibattimento, sono convinto che le mie ragioni possano trovare piena soddisfazione in appello».

Chi è

Luca Volontè, classe 1966, è stato deputato per quattro legislature: eletto nel 1996 nella quota proporzionale con il CCD-CDU, nel 2001 era stato candidato ed eletto dalla Casa delle Libertà nel collegio uninominale di Busto Arsizio (dove contribuì a portare 2,6 milioni di euro di finanziamenti statali per il sottopasso di Sant’Anna) per poi diventare capogruppo a Montecitorio dell’UDC, con cui era stato rieletto nella circoscrizione Lombardia anche nel 2006 e nel 2008. Nell’ultima parte di mandato è stato presidente del Gruppo Popolari-Cristiano Democratici all’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

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