MALPENSA – In Sardegna lo chiamavano il “cavaliere nero”. Panorama, qualche anno fa, lo apostrofò addirittura come “il Marchionne dei cieli”. A Gallarate, dove nel 2005 fondò Air Italy dopo una prima avventura imprenditoriale con Air Europe, ceduta nel 2000 a Volare Group, è semplicemente il comandante Giuseppe Gentile. Che ora, dopo otto anni di lontananza dal mondo dell’aviazione commerciale (la sua ultima carica è ad di Meridiana, Gruppo in cui fece confluire la sua creatura con un processo di integrazione iniziato nel 2011), sembra pronto a sedersi nuovamente alla cloche di una nuova compagnia aerea. Si chiamerà Italian Airways, un progetto di cui si parla dal 2016 ma che ora torna prepotentemente d’attualità con la pubblicazione su Forbes Italia di un aereo con i colori della nuova livrea.
Il 2021 l’anno buono?
Dopo un 2020 da dimenticare, l’anno appena iniziato potrebbe essere quello di una prima ripartenza per le compagnie aeree. E in un settore come quello del trasporto aereo che uscirà con le ossa rotte dalla pandemia, il 2021 potrebbe essere l’anno buono per lanciare Italian Airways, andando a prendere fette di mercato che inevitabilmente verranno lasciate libere da chi non sopravvivrà alla crisi economica generata dal Covid. Intervistato da Forbes, Gentile dice la sua nuova compagnia sarà un ibrido, tra low cost e legacy.
Dove volerà?
Non si sbilancia invece sul piano operativo. «Andremo a servire destinazioni dove, grazie ad approfondite analisi basate sullo studio di database mondiali pre e post pandemia, e all’applicazione di modelli matematici all’avanguardia nel settore aeronautico, avremo da subito grande possibilità di successo», dichiara Gentile. «Senza entrare in competizione con le low-cost company».
Nel suo progetto originario, risalente al 2016, Italian Airways si basava su un’idea allo stesso tempo inedita e avvincente: il lungo raggio da Bergamo. L’aeroporto di Orio al Serio è pressoché dominio assoluto di Ryanair con i suoi collegamenti low cost in Europa e nell’area del Mediterraneo. Con i primi due Boeing 787, sulla stessa pista orobica Gentile e il suo staff volevano spingersi oltre, ovvero verso gli Stati Uniti, il Sudamerica e anche la Cina. Da allora sono però passati cinque anni e il piano industriale potrebbe essere drasticamente cambiato.
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