BUSTO ARSIZIO – «Continua a saltare la corrente. E l’Enel non ci dà risposte». Un grosso disagio che ormai da diverse settimane sta mettendo ansia agli abitanti e alle attività della zona compresa tra l’ospedale e il tribunale, in particolare in via Castelfidardo, via Macchiavelli, via Nannetti. Non sono dei veri blackout, ma degli sbalzi di tensione che provocano l’improvvisa interruzione della fornitura al contatore. Ripetutamente. Le chat di condominio sono bollenti: «Succede ormai tutti i giorni e anche più volte al giorno – raccontano i residenti e i commercianti della zona – siamo costretti a scendere nel locale contatori per far ripartire la corrente».
L’ansia dei residenti
«Ieri, 8 novembre, la corrente è saltata sei volte» rivela Valter Fatone, il parrucchiere di via Macchiavelli. «Ormai nei condomini ci stiamo organizzando: quando salta, chi scende per primo nel locale contatori tira su la tensione anche a quelli degli altri». Sui social c’è chi lamenta «almeno un distacco al giorno da tre settimane» e chi racconta di aver dovuto «buttare via tutto quello che era in frigorifero» al ritorno dal ponte del 1° novembre. «Abbiamo il terrore anche di uscire di casa perché potrebbe scattare in qualsiasi momento» le proteste sulle bacheche. «Saltando così spesso la corrente, temiamo anche gli elettrodomestici ne possano risentire e non possiamo andare via per più di alcune ore».
Soluzioni?
Una situazione ai limiti del surreale. Perché le segnalazioni si ripetono, Enel manda fuori i tecnici, ma le risposte sono sempre vaghe e finora non risolutive. «Ad oggi non si sa quale sia il problema e se ci sia una soluzione» taglia corto Valter Fatone, che così ha deciso di farsi portavoce di un appello pubblico, rivolto anche alle istituzioni. «I disagi sono palesi, penso agli anziani che non sanno come fare per riattivare la corrente o agli studi professionali che quando la corrente salta all’improvviso rischiano di perdere il lavoro sul computer. Ora è il momento di darci delle soluzioni».