Convenzione Humanitas, a Castellanza centrodestra contro la giunta Cerini: «Inadeguata»

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CASTELLANZA – Per il Centro Destra Unito il “caso” della convenzione con l’Humanitas per prestazioni sanitarie a tariffe agevolate per i residenti a Castellanza, testimonia la «sempre più evidente inadeguatezza» della giunta Cerini. Il tema è stato al centro di un’interrogazione firmata da Mino Caputo nel consiglio comunale di giovedì 27 luglio. Ma le risposte del sindaco Mirella Cerini non hanno convinto gli esponenti dell’opposizione. Tutt’altro: «Il Comune di Castellanza non ha soldi per la manutenzione delle strade, dei parchi, delle case comunali e per offrire servizi utili alla popolazione, ma si permette di sborsare oltre 6000 euro per spese di cui non dovrebbe nemmeno occuparsi». Il riferimento è al costo per le casse comunali della stampa e invio della lettera ai castellanzesi per promuovere l’iniziativa.

La nota del Centro Destra Unito

“6000€ di pubblicità a favore di Mater Domini”. Si può riassumere così il senso della convenzione stipulata tra la giunta Cerini e l’Istituto Humanitas di Castellanza.
Questa informazione emerge dalla risposta all’interrogazione presentata un mese fa dal Centro Destra Unito per Castellanza a cui la Giunta Cerini ha risposto nei giorni scorsi. La risposta,
oggettivamente superficiale e non esaustiva rispetto ai quesiti, fa venire a galla elementi che hanno dell’incredibile.
Stando a quanto riportato nella risposta, l’Amministrazione Cerini si sarebbe limitata ad accettare una proposta di convenzionamento formulata da Mater Domini per accedere a visite specialistiche
a un prezzo convenzionato. Nessuna contrattazione, nessun tentativo di collocare questa iniziativa all’interno di un quadro più ampio nella complessa e problematica gestione della sanità
territoriale, magari valutando la possibilità di allargare il numero dei soggetti coinvolti per offrire un servizio di più ampio spettro. Nessun approfondimento, ad esempio, per quanto riguarda la possibilità di accedere anche alla diagnostica a prezzi convenzionati.
Questo perché, cito la risposta “L’Amministrazione può stipulare, altresì, contratti di sponsorizzazione anche con soggetti pubblici o privati i quali, intendendo assumere la veste di
sponsor di progetti o iniziative comunali, manifestino spontaneamente la loro volontà”. Per rafforzare la loro posizione hanno fatto riferimento agli accordi presi per la manutenzione delle aree verdi, paragonando la tosatura dell’erba a una prestazione sanitaria specialistica e a
pagamento per la quale non puoi nemmeno scegliere il medico che andrà ad effettuare la visita.
È vero, l’accordo può essere per il cittadino un apparente vantaggio in quanto offre uno sconto sulla prestazione, ma non tiene in considerazione di tutte le eventuali spese aggiuntive e accessorie che potrebbero prevedere o seguire alla visita, ad esempio gli esami diagnostici ai
quali, nella convenzione, non si fa alcun riferimento. Nulla neppure sul fronte dei tempi di attesa per le prestazioni conseguenti alla visita a prezzo convenzionato.
Ma torniamo al commento di apertura: “6000€ di pubblicità a Mater Domini”. Ricapitolando: Humanitas si è offerta volontariamente per essere sponsor del comune e offrire agevolazioni a cittadini e dipendenti; tuttavia, la giunta Cerini per promuovere l’accordo si è fatta carico di oltre 6300 euro di fondi pubblici (1437,20 per la stampa delle lettere e 4847,23 per la loro postalizzazione) utilizzandoli per coprire delle spese che, tipicamente, sono a carico di chi propone la sponsorizzazione. Ma non in questo caso: la Sindaca Cerini non ha resistito alla tentazione di fare arrivare nelle case dei castellanzesi una lettera che, in pratica, rappresenta una pubblicità in primis a Mater Domini e in secondo luogo a se stessa per promozione della propria immagine.
Morale della favola: il Comune di Castellanza non ha soldi per la manutenzione delle strade, dei parchi, delle case comunali e per offrire servizi utili alla popolazione, ma si permette di sborsare
oltre 6000€ per spese di cui non dovrebbe nemmeno occuparsi. L’inadeguatezza della giunta Cerini è sempre più evidente.

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