VERGIATE – Da circa un anno è pronta e arredata: basterebbe aprire la porta d’ingresso e sistemare gli ospiti nelle rispettive camere. Ma ancora oggi, la casa di riposo di Corgeno – frazione di Vergiate – che è sorta da ciò che restava dello storico albergo “La Cinzianella” resta chiusa. Una situazione che, inevitabilmente, suscita qualche domanda a residenti, turisti e potenziali utenti che potrebbero sfruttare un luogo splendido per garantire un po’ di riposo ai propri cari più anziani. Come mai tanto ritardo?
Il potenziale della Rsa
Si tratta di un progetto di lunga data, portato avanti da un privato: la Fondazione Colleoni De Maestri. Che fin dall’inizio ha avuto più di un obiettivo. Intanto, recuperare una struttura come l’albergo-ristorante “La Cinzianella”, che ormai da tempo era abbandonata e dismessa. Non un posto qualsiasi, oltretutto: in quelle cucine ha mosso i primi passi Giorgio Locatelli, oggi chef pluripremiato e riconosciuto in tutto il mondo. Anche nell’ambito dello spettacolo, dopo le comparse come giudice a Masterchef. Insomma, un posto che di certo ha avuto un passato e che meritava di essere adeguatamente rilanciato.
Inoltre, il fine era di dare vita a un posto in grado di offrire un servizio utile agli anziani. E in un angolo di paradiso, visto che la Rsa si affaccia sul lago di Comabbio, con monti e colline sullo sfondo.
I ritardi
Oggi la casa di riposo è pronta e arredata, ma ancora si temporeggia ad aprire. Sul sito internet della Fondazione, infatti, fra le strutture elencate manca ancora quella della frazione vergiatese. È evidente che ci siano ancora degli intoppi da superare. Va infatti considerato che la struttura ha dovuto – come moltissime altre realtà – attraversare il turbolento periodo della pandemia. Un fattore non trascurabile e che può aver messo il bastone fra le ruote alla stragrande maggioranza dei progetti, ovunque.
Il Comune non può fare nulla
Interpellata, l’amministrazione comunale ha potuto solamente precisare la sua posizione. «Noi non abbiamo nessun potere in merito, si tratta di un progetto privato che quindi non include il Comune», dice il sindaco Daniele Parrino. «L’unica cosa che possiamo fare è auspicare un’apertura nel più breve tempo possibile».