Aumento delle tasse a Samarate, FdI difende Puricelli ma attacca i suoi civici

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Da sinistra: Enrico Ossola e il sindaco Enrico Puricelli

SAMARATE – C’è chi lo dice chiaramente: «Ci vuole responsabilità». Tocca a Fratelli d’Italia intervenire sulla spinosa questione che da mesi agita Samarate: l’aumento dell’Irpef, con le conseguenti difficoltà ad approvare il bilancio di previsione. Un passaggio amministrativo, il più importante dell’anno, che ha messo – e mette – a dura prova l’unità all’interno del centrodestra. Tanto che anche per il presidente di circolo di FdI, Enrico Ossola, la situazione si può leggere in un modo solo: «In una maggioranza, un voto contrario o un’astensione equivalgono a una prova di sfiducia al sindaco».

Bacchettata ai civici

Quella di Ossola è una diretta stoccata alla lista “Enrico Puricelli per Samarate“, i civici che portano il nome del primo cittadino. In aula, tra astensioni e assenze, le posizioni del capogruppo Domenico Trimboli non sono passate inosservate. Con probabili conseguenze. Lo ha anticipato la Lega («Si dovrà fare una riflessione in merito», ha detto Leonardo Tarantino). Incalza Ossola: «Le loro scelte lasciano dei quesiti, si sfrutterà il periodo estivo per chiarimenti da approfondire o dubbi da sciogliere». Senza dimenticare che la lista civica, attualmente, è spaccata a metà: il presidente del consiglio comunale Rossella Caligiuri si è fin dall’inizio schierata con sindaco e giunta. Sarà quindi necessario stabilire la sua posizione politica, se ci saranno accorgimenti in maggioranza. Del tipo: passa tra le fila della Lega? Resta in quota civica aprendo un nuovo futuro scenario per Trimboli? Insomma, diverse le domande in cerca di risposta.

FdI sta con la Lega

Intanto, Fratelli d’Italia mantiene la barra dritta: «Noi stiamo con il sindaco», dice il presidente di circolo. «Sono contento che la Lega abbia mostrato compattezza: da sola è riuscita a portare a casa il bilancio ed evitare il blocco amministrativo». Che è poi quello che deve fare una maggioranza, dice. «Bisogna accettare i compromessi, ci sono responsabilità verso i cittadini. Noi scegliamo l’unità, perché ci sono oneri e onori da rispettare». Chiaro che l’aumento delle tasse non sia stato un passaggio indolore, «ma era una scelta da prendere». Nel senso che «la sosteniamo a fronte di alcuni obiettivi che devono essere sanati».

Gli obiettivi da raggiungere

Diversi gli obiettivi che si pone FdI. A partire dalla questione del personale comunale: «Il numero ridotto di dipendenti causa dei disservizi evidenti, a cui si collegano una serie di progetti futuri e importanti che senza professionisti qualificati non si possono realizzare. Come i piani del Pnrr. Quindi, anche tramite l’aumento dell’Irpef, potremo tornare assumere e affrontare le criticità del sistema». Un altro riguarda l’asilo nido comunale, ormai a un passo dall’esternalizzazione e per questo oggetto di grande dibattito in città: «Da sempre è un fiore all’occhiello, dobbiamo salvaguardare le operatrici e riportare la struttura alla massima capienza di bimbi». Fino agli aumenti dei costi energetici e alla crescita delle spese nel settore Sociale. Di fatto: «Si tratta di un sacrificio per i cittadini? Sì, ecco perché è importante non sperperare quanto si riuscirà a recuperare. Ma sarà un utilizzo utile delle risorse».

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