La polizia di Las Vegas ha chiesto il Dna di Ronaldo. Restano in piedi le accuse di violenza sessuale

Nuovi sviluppi da Las Vegas sull’inchiesta riguardo l’accusa di violenza sessuale contro Cristiano Ronaldo. Il fenomeno portoghese è tornato nelle ultime ore al centro della clamorosa vicenda di cronaca che lo vede protagonista, suo malgrado, oltreoceano. L’inchiesta sta procedendo. Ne ha dato notizia l’autorevole Wall Street Journal. L’ultima novità rivelata dal giornale americano riguarda la richiesta da parte delle autorità investigative del Nevada di ottenere da Torono il Dna di Cr7. L’obiettivo della polizia di Las Vegas è di verificare la compatibilità del Dna del fenomeno di Madeira con eventuali tracce biologiche scovate sul vestito che la sua grande accusatrice indossava la notte incriminata. Secondo la donna, Cr7 avrebbe abusato di lei costringendola a un rapporto sessuale estremo in modo non consenziente. Una versione che cozza con quella di Cr7 che ha sempre professato la propria innocenza ammettendo sì la notte rovente, ma sottolineando sempre la natura consenziente del rapporto erotico. Che è poi la discriminante vera attorno a cui gravita tutta l’inchiesta. I fatti risalgono al 2009. Le parti si erano messe d’accordo dietro pagamento perché la vicenda venisse secretata. Ma qualcosa nel frattempo è cambiato visto che la donna negli ultimi mesi ha deciso di rendere pubblica la faccenda. E ora Cr7 rischia parecchio. L’accusa è pesante e in America il tema è sempre stato di grande delicatezza e sensibilità. Cosa è cambiato rispetto alle ultime settimane? Apparentemente nulla. Sostanzialmente molto. Il fatto che possano affiorare sul vestito tracce di Cr7 è quasi scontato. Se lo aspetta anche la difesa. Dopotutto non è in dubbio il rapporto sessuale tra i due. Il fatto è conclamato, oltre che confermato anche da Ronaldo. E quindi da questo punto di vista non cambierebbe un granché. C’è, però, un elemento di novità. Chi pensava che tutto si potesse risolvere in una bolla di sapone è rimasto spiazzato. Se qualcuno immaginava indagini all’acqua di rosa non conosce minimamente gli Stati Uniti. Soprattutto quando i fari dei media sono così spalancati. Le autorità di Las Vegas stanno andando avanti con l’inchiesta. E stanno muovendo tutti i passi per accertare le versioni delle parti in causa. Poteva chiudersi tutto in un batter d’occhio e in realtà non è stato così, perché evidentemente la polizia del Nevada ha deciso di vederci più chiaro. E la richiesta del Dna va proprio in quella direzione.

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