Cronicità e prevenzione al congresso cardiologico della Fondazione Iseni

Da sinistra: Fedele, Balduzzi e Macchi

LONATE POZZOLO – E’ stato il professor Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità ad aprire i lavori della 12° edizione de Le giornate Cardiologiche del centro cuore Milano Malpensa. Il congresso, che si tiene nella giornata di oggi (venerdì 24 marzo) e di domani, è organizzato dalla Fondazione Iseni Y Nervi, con il patrocinio dell’Università di Roma La Sapienza, dell’Associazione di iniziativa parlamentare e legislativa per la Salute e la prevenzione, della Fenco e approfondirà il tema della “Patologie non trasmissibili in un contesto sociale di crisi economica. Strategie preventive e terapeutiche“.

La miglior cura: la prevenzione

«Partire dalla prevenzione. E’ questa la chiave di lettura corretta per affrontare le patologie non trasmissibili. E mi riferisco a quelle cardiologiche, senza pero dimenticare quelle tumorali e metaboliche», ha spiegato Brusaferro (nella foto a lato). «Partire dalla prevenzione tenendo in considerazione la dimensione che comprende tutta la vita. Già nei primi mille giorni di vita, infatti, è decisivo evitare alcuni fattori di rischio. E poi l’alimentazione corretta, l’attività fisica, ma anche il vivere in ambienti salubri che dando l’opportunità di trascorrere tempo all’aria aperta».

Vivere con la cronicità è possibile

Il professor Brusaferro ha ricordato che «molti di noi passano una buona parte della propria vita affetti da una patologia cronica. Si può comunque vivere bene, in maniera equilibrata e serena, adottando stili e seguendo profili terapeutici adeguati». Infine una riflessione sugli stili di vita scorretti e che gli italiani fanno più fatica a “correggere”: «Sono diversi – ha concluso Brusaferro – ma oggi quelli su cui occorre porre l’attenzione sono l’attività fisica e l’ alimentazione. Nel primo caso bastano 40 minuti al giorno, anche di camminata veloce e nel secondo è necessaria una dieta equilibrata. Il che non significa rinunciare a qualche piacere della tavola, ma ad esempio, iniziare la giornata partendo dalla colazione. Ci sono bambini e ragazzi che la saltano e questo è un comportando sbagliato».

I lavori congressuali

All’appuntamento scientifico dedicato alla prevenzione e alla cura del paziente cardiovascolare nella sua completa multifattorialità, curato dal professor Andrea Macchi, direttore generale degli Istituti di ricovero e cura e direttore scientifico del congresso, hanno portato il loro contributo scientifico tra gli altri, Francesco Fedele, cardiologo e professore ordinario alla Sapienza e l’ex ministro della Salute, professor Renato Balduzzi. Il saluto iniziale è stato affidato, oltre che al professor Macchi, ad Antonio Tomassini, presidente dell’Associazione di iniziativa parlamenta per la salute e la prevenzione.