«Dehors gratis, e al decoro ci pensiamo noi». Appello dei commercianti ai sindaci

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VARESE – «Suolo pubblico non più tassa ma risorsa per le nostre città». Lo chiede la FIPE, la federazione dei pubblici esercizi di Confcommercio, lanciando un appello ai sindaci del Varesotto in vista dell’esaurirsi delle agevolazioni sulla Tosap. «I dehors devono diventare spazi pubblici che contribuiscano alla riqualificazione dei centri storici».

L’appello

«Investire sull’occupazione del suolo pubblico per non fermare la ripresa dei pubblici esercizi e, allo stesso tempo, creare un nuovo strumento che diventi essenziale per una vera rigenerazione urbana. Perché ad esempio non pensare a un sistema in base al quale i Comuni danno in gestione gratuita i dehors, a beneficio dell’intera cittadinanza, chiedendo in cambio agli esercizi di farsi carico del rispetto del decoro pubblico e del mantenimento dell’arredo urbano». Questa la proposta che Giordano Ferrarese, presidente provinciale e consigliere nazionale di Fipe Confcommercio, rivolge a tutti i sindaci del Varesotto, nel momento in cui si stanno esaurendo le agevolazioni sulla Tosap, attraverso le quali le amministrazioni comunali hanno contribuito alla ripresa delle attività di bar e ristorante dopo i pesantissimi periodi di lockdown.

Canoni ripristinati

Il 30 settembre, infatti, si chiuderà un po’ ovunque il momento caratterizzato dalle procedure semplificate, mentre il pagamento dei canoni è stato oramai ripristinato quasi dappertutto. E allora, questo l’appello di Fipe Confcommercio anche a livello nazionale, è ora di passare dal concetto di occupazione di suolo pubblico al progetto di spazio pubblico. «Se l’esplosione della pandemia, due anni fa, ha portato ad aumentare gli spazi esterni concessi dalle amministrazioni comunali, la sfida dei prossimi mesi sarà quella di inserire questi spazi dentro un progetto di città che faccia dello spazio pubblico un modello di sostenibilità ambientale, sociale ed economica».

«Un salto in avanti»

Trasformando gli spazi esterni di bar e ristoranti in elementi di una più generale riqualificazione delle città fondata sul decoro, sulla sicurezza, sulla socialità, sull’attrattività. Per Fipe è «vietato tornare al passato. Occorre fare un salto in avanti perché dalla pandemia le nostre città devono uscire migliori. Lo spazio pubblico deve essere uno strumento di rigenerazione urbana non solo in termini economici ma soprattutto in termini di qualità delle città e della vita dei cittadini. I pubblici esercizi devono essere visti come una risorsa e non come un problema. C’è bisogno di progetti condivisi, di collaborazione e non di contrapposizione».

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