Derivati, Busto soccombe anche a Milano: la sentenza di Londra è valida

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BUSTO ARSIZIO – Nuovo round nelle aule di giustizia per il caso derivati e il Comune di Busto Arsizio soccombe ancora. Questa volta davanti al Tribunale di Milano, che ha rigettato la richiesta dell’amministrazione bustocca di non riconoscere in Italia la sentenza pronunciata dalla High Court of Justice di Londra, con cui erano stati confermati i contratti derivati sottoscritti dal Comune una quindicina di anni fa con Deutsche Bank per lo swap del debito.

La battaglia legale

Un lungo contenzioso, già costato al Comune di Busto Arsizio oltre 4 milioni di euro in spese legali per resistere di fronte alla giustizia britannica. La strategia di spostare la “battaglia” legale da Londra a Milano, con una causa per il disconoscimento della sentenza della High Court of Justice, non ha però dato i frutti sperati, almeno per ora. Come scrive il sito Monitor Legale, infatti, il ricorso del Comune di Busto Arsizio non è stato accolto, dando così ragione ancora una volta a Deutsche Bank, assistita dal prestigioso studio legale Bonelli Erede di Milano.

La sentenza

Con il ricorso, il Comune sosteneva che il riconoscimento della sentenza inglese fosse in contrasto con l’ordine pubblico sostanziale e processuale italiano. Versione che il Tribunale di Milano ha respinto, confermando così la riconoscibilità della sentenza della High Court of Justice inglese in Italia. Sentenza che, a sua volta, aveva confermato la piena validità dei contratti derivati che Deutsche Bank aveva sottoscritto con il Comune nel 2007, e che “costano” ancora oggi, almeno un milione di euro all’anno di differenziali negativi da versare all’istituto di credito (fino al 2031) per poter coprire l’operazione di swap effettuata all’epoca per alleggerire il peso dei mutui dell’ente.


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