Dialogo tra sordi in commissione a Legnano su urbanistica ed ex Manifattura

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LEGNANO – «Tanta confusione e tanti motivi per far scappare gli operatori» (Francesco Toia, lista Toia Sindaco). «Totale mancanza di idee dell’amministrazione, che ha assunto un atteggiamento passivo e di attesa. Quanto alla Manifattura, la segretezza sugli incontri mi fa pensare a una Mani…censura per nulla partecipativa e trasparente» (Franco Brumana, Movimento dei Cittadini). «L’assessore non ha dato alcuna risposta alle nostre domande» (Amadeo Amadei, gruppo misto).

Ancora, «chiediamo di fare luce su investimenti di grande importanza per il futuro della città, ma per tutta risposta ci vengono citati la biblioteca diffusa e il concorso per ridisegnare il centro» (Letterio Munafò, Forza Italia). Sulla stessa lunghezza d’onda Fratelli d’Italia e Lega: le minoranze di Legnano sono tornate ad attaccare la giunta e in particolare l’assessore all’urbanistica, Lorena Fedeli, nella commissione consiliare “Città futura” convocata oggi, lunedì 15 maggio, su richiesta di alcuni commissari. Oggetto: le attività in corso per la predisposizione del nuovo Pgt, con incarichi e consulenti esterni e cronoprogramma; le intenzioni della giunta comunale sull’ex Manifattura (nella foto in alto), proposte di opere pubbliche, di edificazione privata e di destinazione d’uso; l’eventuale ricerca da parte del Comune di utilizzatori pubblici di porzioni della Manifattura, quali ad esempio sedi di sezioni distaccate di università o un istituto tecnico superiore; i colloqui intervenuti e le intenzioni manifestate dalla proprietà.

Opposizioni: «Tante domande, nessuna risposta»

Il tema agita da mesi la politica legnanese, da quando cioè uno dei maggiori operatori del settore ha rinunciato a investire nelle aree dismesse cittadine, bloccando un cantiere già aperto, per la mancanza di chiarezza sulla loro destinazione. Ancora una volta, come successo a più riprese in consigli comunali e altre riunioni della commissione, Fedeli a nome della giunta ha parlato di «interlocuzioni in corso» tra amministrazione e privati, senza però dare risposte precise alle sollecitazioni dei consiglieri di opposizione.

Atteggiamento che ha scatenato per un’ora e mezzo le critiche dei gruppi citati, preoccupati per l’impasse della giunta e per la «perdita di attrattività» della città (Gianluigi Grillo, FdI). Da parte sua la presidente della commissione, Sara Borgio, ha spiegato il mancato invito alla proprietà della ex Manifattura come una sua scelta, giustificata col fatto che la ritiene «controparte del Comune». «Controparte? Semmai è un partner da tenere in considerazione» l’ha corretta Munafò.

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