OLGIATE OLONA – L’antica ricetta del pancucco di Olgiate Olona è andata perduta. Ma Giuseppe Alletto, che lavora come chef al ristorante Villa Baroni di Bodio Lomnago, si è cimentato nel ricreare il dolce tradizionale del suo paese: «cucinare è anche studiare: ho passato il lockdown a elaborarlo».
Il cavaliere e i frati
«L’idea di riprodurre la ricetta del pancucco è nata durante la chiusura grazie a mio figlio», ha raccontato Alletto. «Ogni tanto mi fa delle richieste su ciò che cucino ed era interessato a questa specialità della tradizione: mi sono allora informato sulla sua origine. Amo il mio lavoro e avevo scoperto un’antica ricetta, legata a una bella storia, da recuperare e tramandare. Non ho mai fatto niente per Olgiate, quindi ho pensato: perché no?».
L’unica traccia trovata è quanto riferisce Wikipedia riguardo al viaggio di Aliberto di Albens, «cavaliere che nel 1600 stava andando a Roma e, giunto nella Valle Olona, chiese ospitalità ai frati del convento del Moncucco, che si trovava dove c’è la chiesetta di Sant’Antonio».
Gli ingredienti
I monaci offrirono ad Aliberto dei pani tondi fatti con “farina di grano, uova, burro, fichi, uva passa, noci” e altri ingredienti del territorio. «Questa è la base, ho cercato di non stravolgerla: sono soddisfatto del dolce che ho realizzato, al lavoro l’ho già proposto diverse volte. Viene servito in chiusura con il caffè e dei biscotti; è bello poter trasmettere qualcosa ai clienti raccontando loro del pancucco di Olgiate Olona».
Come ha spiegato Alletto, «non esiste, a quanto ne so, una ricetta ufficiale di questa specialità; se non sbaglio la Pro Loco ne aveva una sua versione. E, essendo l’Italia un Paese con una cultura eccezionale riguardo alla cucina, se interroghi dieci cuochi su un piatto ti suggeriranno dieci accorgimenti diversi. Il nostro è un lavoro fatto di tanta umiltà e passione: le soddisfazioni che ci dà aiutano ad andare avanti, nonostante i sacrifici e tutto quello che sta succedendo in questo momento».
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