Indagini a Cassano, Police (Pd): «La Lega vuole le urne? Allora voti la sfiducia»

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Il segretario del Pd e consigliere comunale a Cassano Tommaso Police

CASSANO MAGNAGO – L’inchiesta giudiziaria che venerdì scorso ha portato la Guardia di Finanza di Gallarate negli uffici del Comune di Cassano e della municipalizzata Sieco, nonché all’iscrizione nel registro degli indagati di una decina di persone tra cui il sindaco Nicola Poliseno, il vicesindaco Osvaldo Coghi, l’ex sindaco di Gallarate Nicola Mucci e l’ex amministratore unico di Sieco Antonio Frascella agita il panorama politico cittadino. In un confronto, in attesa che domani venerdì 6 novembre Poliseno riferisca ai capigruppo, che si gioca tutto tra le opposizioni.

Sfiducia sì, sfiducia no

Ovvero Lega e Pd. Pochi giorni dopo il terremoto giudiziario il capogruppo consigliare del Carroccio a Cassano aveva dichiarato che era necessario tornare al voto con elezioni anticipate. Ieri Corrado Canziani, attuale commissario della sezione cassanese della Lega, aveva invece fatto un discorso del tutto diverso dichiarando che il Carroccio non avrebbe sostenuto la sfiducia al sindaco Poliseno promossa dal Partito Democratico. «Noi intendiamo fare un ragionamento politico e non legato alle persone di cui abbiamo letto recentemente gli accadimenti di cronaca. Il nostro interesse è per le vittorie politiche e le vittorie politiche si ottengono alle urne e con nessun altra modalità, in altri termini saranno sempre i cittadini a decidere chi ha governato bene e chi no. Pertanto è importante evidenziare come la Lega di Cassano Magnago non intenda cadere nell’errore di sostituirsi agli organi inquirenti tanto più in un momento come quello attuale caratterizzato dal susseguirsi delle notizie. Questa tutela del garantismo è un principio a cui si rifà il credo politico del nostro movimento e del centrodestra in generale. Questo ci distingue per esempio dai colleghi di minoranza del Pd», aveva dichiarato Canziani.

I piedi in due scarpe

E oggi, giovedì 5 ottobre, è arrivata la replica del segretario Pd e consigliere comunale Tommaso Police: «Leggo che i colleghi di opposizione vogliono vincere alle elezioni. Considerato che il naturale mandato scade nel 2022, poniamo fine a questa agonia, la Lega sottoscriva apertamente la mozione di sfiducia ed andiamo a votare in primavera nel 2021 con un anno di anticipo – dice Police – Probabilmente alla Lega di Canziani piace stare con un piede in due scarpe, in contrapposizione alla volontà espressa dal suo capogruppo consigliare. Canziani invoca le urne, come intende andare al voto senza passare dalla mozione di sfiducia?».

L’intervento di Police

Solo qualche giorno fa il capogruppo della Lega Battistella aveva dichiarato alla stampa che era necessario tornare al voto, invocando elezioni anticipate ed il commissario prefettizio.
Una posizione che è in linea con la nostra, con il gruppo consigliare della Lega abbiamo condiviso un percorso di 8 anni tra i banchi dell’opposizione, spesso ci siamo ritrovati a condividere lo stesso giudizio negativo sull’operato di questa Amministrazione Comunale pur mantenendo sempre una distanza rispetto alle politiche nazionali e regionali che ci vedono da sempre e storicamente contrapposti.
A nostro parere in seguito alle vicissitudini di queste ultimo anno e mezzo, non ultimo le indagini relative all’insediamento del supermercato Lidl e i presunti contratti affitto di Si.Eco con l’azienda del vicesindaco Coghi, non si può restare impassibili esprimendo sulla stampa una richiesta e poi non essere conseguenti in consiglio comunale delle proprie posizioni.
Le ultime vicende sono la classica goccia che fanno traboccare il vaso, in qualsiasi Comune porterebbe le tutte le minoranze a chiedere le dimissioni del Sindaco e dell’intera maggioranza.
Canziani rivendica il fatto che la Lega non abbia votato la delibera della Lidl, visto che magari non è informato lo informo che tutti i consiglieri di minoranza sono usciti compresi noi.
Inoltre, leggo che vogliono vincere alle elezioni… Considerato che il naturale mandato scade nel 2022, poniamo fine a questa agonia, la Lega sottoscriva apertamente la mozione di sfiducia ed andiamo a votare in primavera nel 2021 con un anno di anticipo. Siamo pronti a sfidare anche loro sui contenuti e sulle proposte della città visto che rivendica il fatto di essere sempre stato all’opposizione di Forza Italia a Cassano Magnago.
Abbiamo inoltre scritto da tutte le parti e più che siamo sempre dell’idea che non spetta a noi emettere sentenze, ma politicamente risulta chiaro ed evidente che in tutte le vicende, dall’inchiesta “Mensa dei Poveri” alla notizia che riguarda il vicesindaco Coghi, il comune denominatore che riscontriamo è sempre uno, ovvero l’area politica delle persone inquisite è sempre la stessa. Il Sindaco ha una responsabilità politica alla quale è chiamato a rispondere e noi con educazione e rispetto gli chiediamo un atto di coraggio: le dimissioni. Non si tratta di giustizialismo come vuol far credere Canziani, abbiamo dimostrato di essere garantisti in questi anni e sfido chiunque a dire il contrario. Se fossimo stati giustizialisti avremmo chiesto le dimissioni (con conseguente elezioni) di questa maggioranza a maggio 2019 e non oggi!
Probabilmente alla Lega di Canziani piace stare con un piede in due scarpe, in contrapposizione alla volontà espressa dal suo capogruppo consigliare. Canziani invoca le urne, come intende andare al voto senza passare dalla mozione di sfiducia?

Indagini a Cassano, il Pd medita la sfiducia ma la Lega non ci sta. Invoca le urne

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