Donne in politica: Volt Varese ne parla con Perusin e Silvestrini: «E’ ora di cambiare»

VARESE – Un’indagine dell’Unione interparlamentare ha evidenziato che nel 2019 solo il 20% degli uffici di presidenza in Italia era occupato dalle donne. Una cifra che fa riflettere su quale sia il reale stato di rappresentanza e di parità di genere nel nostro paese. A parlarne a Varese sono state due donne che vivono di politica: il vicesindaco di Varese, Ivana Perusin e la candidata sindaco di Gallarate, Margherita Silvestrini.

Parliamo di parità di genere

Ieri sera, giovedì 1 luglio, Volt Varese ha tenuto un evento online sulla propria pagina Facebook con la presenza di Road to 50% per parlare delle donne in politica. L’obiettivo era rispondere al quesito se serva davvero una “politica del genere” nel 2021. Le risposte delle ospiti, la vicesindaca di Varese, Ivana Perusin, e la candidata sindaca del centrosinistra a Gallarate Margherita Silvestrini, sembrano chiare: «Sì, perché il coinvolgimento delle donne è ancora basso, mentre noi abbiamo un grande potenziale».

Storie di donne

Perusin ha esordito confessando di essersi avvicinata per caso alla politica e di essere stata così presa da licenziarsi dalla Whirpool, dove comunque si trovava molto bene e rivestiva ruoli importanti, che si è guadagnata col sudore del suo lavoro. «Ho sempre voluto aprire un’edicola perché le persone si fermano a prendere il giornale e si fanno quattro chiacchere», ha rivelato. «Perché la cosa che mi appassiona di più della Politica con la P maiuscola è il confronto con le persone».

A Gallarate, invece, Margherita Silvestrini, candidata del centro sinistra, ha spiegato di essere davvero cresciuta nella politica, per via della sua partecipazione fin da giovane nel mondo associazionistico, di Azione Cattolica e Rosa Bianca come esempi. «Grazie a loro ho capito cosa significava impegno politico. Mi ricordo uno slogan: ciascuno è responsabile di tutto, che per me significa che la disaffezione ai problemi della res publica e l’individualismo molto presente oggi sono preoccupanti».

Un mondo maschile

Da queste testimonianze è inevitabile capire che la loro esperienza politica è stata prima di tutto un arricchimento personale, a cui tutte le donne dovrebbero aver diritto di partecipare senza dover subire le pressioni degli uomini. Era presente anche Giulia Cretti di Road to 50%, progetto nato dentro Volt che ora sta costituendo un’associazione paneuropea per il riequilibrio di genere in politica e nelle istituzioni. «Uno dei problemi di oggi – ha spiegato Cretti – è proprio la pressione a voler fare le cose come si deve che frena le donne, mentre gli uomini si lasciano più andare alla passione. E anche le ospiti sono d’accordo su questo e sottolineano l’importanza per le donne di fare rete e aiutarsi fra loro. La politica è vista come dominata dagli uomini, ma noi donne siamo in grado di fare le stesse cose degli uomini«.

Ecco quindi che la conclusione di Volt è che, sì, serve una una politica del genere, ma il cambiamento deve avvenire già dal basso, nella mente di ciascuno di noi. «La Politica è bella, è passione, dà grandissima soddisfazione, non scoraggiatevi», ha detto Perusin, rivolgendosi soprattutto alle donne. Mentre la Silvestrini ha voluto dare un incoraggiamento alla candidata di Volt, Valeria Magnolfi, a non lasciarsi preoccupare dal parere contrario anche dei più esperti e di dare il suo contributo soprattutto come giovane. «Quando si presenta la porta bisogna avere coraggio di spingere la maniglia», ha risposto Magnolfi.

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