Due anni fa l’inizio dell’epidemia in Italia. Il post di Fontana: “Ora guardiamo avanti”

fontana covid codogno

MILANO – il 20 febbraio di due anni fa, all’ospedale di Codogno, nel Lodigiano, con un primo tampone positivo di un paziente cominciò anche in Italia la pandemia di cui ancora oggi non si intravede la fine, nonostante la situazione Covid-19 sia in netto miglioramento.

Una data che Attilio Fontana, governatore della Lombardia, sottolinea con un post su Facebook. Scrive il presidente della Regione: “Tra le giornate di oggi e domani saranno trascorsi due anni dal giorno in cui anche in Italia venne trovato il primo caso di coronavirus. La Lombardia, come poche altre zone del mondo, è stata travolta da uno tsunami. Ognuno, per quanto possibile – e cito per tutti medici, infermieri, personale sanitario e migliaia di volontari della Protezione Civile – ha messo in campo un’enorme solidarietà e grandissime competenze”.

Poi ancora: “Un pensiero particolare va a chi non c’è più, a loro una preghiera a fronte di quelle che nei dati di sabato 19 febbraio sono stati 38.286 morte per le conseguenze del Covid. Ora guardiamo avanti consapevoli che la situazione sta volgendo al meglio e che proprio quello stesso spirito di compattezza che ha contraddistinto i giorni più difficili, sarà l’elemento vincente per affrontare insieme e con ottimismo il futuro. Ancora grazie a tutti i lombardi per quello che hanno fatto e continueranno a fare”.

E proprio lunedì 21 febbraio, alle 17 all’ex ospedale di Codogno, Regione Lombardia, in collaborazione con Asst-Lodi e Comune hanno organizzato “Codogno 2020 – 2022”, al quale partecipano, oltre a Fontana, il sindaco e presidente della provincia, Francesco Passerini, i sindaci dei Comuni della prima zona rossa d’Italia, istituzioni militari e religiose, rappresentanti della giunta e del consiglio regionale e del mondo sanitario, tra i quali Annalisa Malara, Pierdante Piccioni e Amedeo Capetti. Un momento importante due anni dopo quel tragico inizio, ma anche un momento per segnalare la possibilità di una vera ripartenza, così come confermano i dati. Al punto che dal 28 febbraio, la Lombardia potrebbe già tornare zona bianca e, di più, il governo sta predisponendo una serie di provvedimenti per eliminare una serie di restrizioni.

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